B.A. Buio Amoroso. VENTI ANNI DI CINEMA AL FRATELLO SOLE di Paolo Castelli
Perché ci mettevamo così vicino (ndr allo schermo)?
Forse era perché volevamo ricevere le immagini per primi,
quando erano ancora nuove, ancora fresche,
prima che sfuggissero verso il fondo,
scavalcando fila dopo fila, spettatore dopo spettatore,
finchè, sfinite, ormai usate, grandi come un francobollo,
non fossero ritornate nella cabina di proiezione.
(voce over, su immagini di una sala cinematografica, quella della Cinématheque di Parigi,
in una sequenza iniziale di The Dreamers di Bernardo Bertolucci)
Venti anni di programmazione cinematografica al Fratello Sole, un viaggio/esplorazione/detection attraverso le mutazioni del cinema contemporaneo, d’autore, d’essai, italiano, europeo, internazionale.
– trenta film scelti ogni anno per la rassegna cinematografica del giovedì (circa 600 titoli)
– ospiti importanti (da Pupi Avati a Ivan Cotroneo, da Luca Lucini a Paola Randi, da Paolo Taviani a Alessandro Haber, da Danny Glover a Faye Dunaway, da Federico Brugia alle vedove Antonioni e Monicelli,…),
-le feste di Assaggi di Sole (con la proiezione tra le altre di Human di Yann Arthus-Bertrand inserita nel calendario mondiale degli eventi del famoso regista/fotografo),
-la festa per i dieci anni della sala, nel 2007, Cinque passi nella storia del cinema (una maratona di cinque film da Storia del cinema, con proiezione de La corazzata Potemkin accompagnata da una orchestrazione rock live e film cult come “Lettera da una sconosciuta”, “Allegro non troppo”, “L’Atalante”, “I 400 colpi”),
– la collaborazione con il B.A. Film Festival,
– la collaborazione con il festival Filosofarti,
– la collaborazione con la manifestazione B.A. per l’infanzia e l’adolescenza,
– la collaborazione con l’Ordine degli Psicologi della Lombardia,
– le proiezioni per le scuole (indimenticabili gli sguardi/occhi nel buio dei bambini per la prima volta in una vera sala cinematografica),
– le feste del cinema d’essai con il coordinamento di Sguardi d’essai,
– un corso di introduzione al linguaggio cinematografico e uno di percorsi cinematografici trasversali (cinema e…),
– una serata video dedicata, il giorno della memoria, alla narrazione della Shoah nell’immaginario cinematografico,
– l’esperimento Cinema a buffet (micro-maratona – double bill come alle origini del cinema – di due film d’autore classici con buffet nell’intervallo – da Manhattan a Tirate sul pianista, da Dracula a Nightmare before Christmas),
– un convegno/rassegna sul tema Famiglia/famiglie nell’immaginario cinematografico.
– i commenti ad alcuni film particolari in dialogo con la dottoressa Patrizia Corbo,
– la breve lettera ricevuta dalla vedova Truffaut, Madeleine Morgenstern, in occasione per dell’omaggio al grande maestro della Nouvelle Vague con la proiezione di I 400 colpi.
– i buffet d’essai preparati meticolosamente da Mary Grace e Beckie.
Vorrei ringraziare tutto il gruppo del teatro, persone gentili, professionali, disponibili, discrete, ironiche, da chi si occupa dell’amministrazione o della comunicazione alle eleganti cassiere, dai proiezionisti alle maschere. Una vera famiglia allargata con cui sono ‘cresciuto’, umanamente e professionalmente.
Un particolare ringraziamento ai parroci che si sono avvicendati (Flaviano, Giancarlo, Tarcisio, Giovanni, Pasquale), che mi hanno sempre lasciato libero nelle mie scelte di programmazione.
Un abbraccio cinefilo al nostro pubblico, in particolare alle mie amatissime signore del pomeriggio, disponibili alla intensa prova spettatoriale di certi film impegnativi.
Se devo, infine, indicare due film di culto, per la cui programmazione sono anche stato bonariamente preso in giro, ricordo Mondo Grua di Pablo Trapero e Bombòn – El perro di Carlos Sorin (due registi argentini).
Abbiamo superato il passaggio, economicamente oneroso, alla nuova tecnologia della proiezione digitale e con la festa dei vent’anni, domenica 1 ottobre 2017 (proiezione di Il sogno di Francesco con Elio Germano e del cult della storia del cinema Gli amori di una bionda di Milos Forman, Cecoslovacchia, 1965), ci accingiamo a iniziare una nuova vita con l’intento di trasmettere ai giovani la passione per la visione in sala cinematografica, luogo magico e incantato, di film particolari e diversi da quelli dei multisala.
Paolo