Perché ci mettevamo così vicino (ndr allo schermo)?
Forse era perché volevamo ricevere le immagini per primi,
quando erano ancora nuove, ancora fresche,
prima che sfuggissero verso il fondo,
scavalcando fila dopo fila, spettatore dopo spettatore,
finchè, sfinite, ormai usate, grandi come un francobollo,
non fossero ritornate nella cabina di proiezione.
(voce over, su immagini di una sala cinematografica, quella della Cinématheque di Parigi,
in una sequenza iniziale di The Dreamers di Bernardo Bertolucci)

Venti anni di programmazione cinematografica al Fratello Sole, un viaggio/esplorazione/detection attraverso le mutazioni del cinema contemporaneo, d’autore, d’essai, italiano, europeo, internazionale.
– trenta film scelti ogni anno per la rassegna cinematografica del giovedì (circa 600 titoli)
– ospiti importanti (da Pupi Avati a Ivan Cotroneo, da Luca Lucini a Paola Randi, da Paolo Taviani a Alessandro Haber, da Danny Glover a Faye Dunaway, da Federico Brugia alle vedove Antonioni e Monicelli,…),
-le feste di Assaggi di Sole (con la proiezione tra le altre di Human di Yann Arthus-Bertrand inserita nel calendario mondiale degli eventi del famoso regista/fotografo),

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