Mercoledì 14 dicembre ore 21.00
COMPAGNIA TEATRO MINIMO DI BERGAMO
La storia di una maternità, non molto diversa dalle altre se non nelle ‘premesse’.
Un racconto reso ancor più vero perché narrato da Miriàm stessa, sposa di Iosef e madre di Ieshu, nella Palestina di duemila anni fa.
Una donna, impaurita ma forte, sfida leggi e villaggio senza mai abbassare la testa.
Un marito innamorato della sua sposa promessa, nonostante un messaggero venuto da chissà dove abbia scombinato i teoremi della quotidianità.
Un figlio che viene al mondo senza piangere e cambia la storia dell’umanità.
Una lettura della storia di Maria che restituisce alla madre di Gesù la meravigliosa semplicità di una femminilità coraggiosa, la grazia umana di un destino che la comprende e la supera.
L’adolescenza di Miriàm/Maria smette da un’ora all’altra. Un annuncio le mette il figlio in grembo. Qui c’è la storia di una ragazza, operaia della divinità, narrata da lei stessa.
Qui c’è l’amore smisurato di Iosef per la sposa promessa e consegnata a tutt’altro. Miriàm/Maria, ebrea di Galilea, travolge ogni costume e legge. Esaudirà il suo compito partorendo da sola in una stalla. Ha taciuto. Qui narra la gravidanza avventurosa, la fede del suo uomo, il viaggio e la perfetta schiusa del suo grembo.
La storia resta misteriosa e sacra, ma con le corde vocali di una madre incudine, fabbrica di scintille.
Erri De Luca
Si consiglia la prenotazione