CORPI – 1a parte

“La natura dell’anima non vive se non ha un corpo.” (Lucrezio)

Il cinema dà corpo alle nostre immaginazioni. Il cinema seleziona corpi e volti per incarnare le proprie storie. Il cinema plasma il corpo di attori che diventano personaggi/maschere. Il tessuto filmico costruisce un corpus allegorico, simbolico, empatico ed emozionale. I nostri corpi di spettatori vivono in sala le suggestioni dello schermo.

9-12 gennaio 2020 – LA BELLE EPOQUE di Nicolas Bedos

Victor (Daniel Auteuil) e Marianne (Fanny Ardant) sono sposati da anni e stanno vivendo un momento di crisi. Quando viene proposto a Victor di rivivere su un set ricostruito un giorno qualsiasi della sua vita, lui sceglie il momento dell’incontro con la donna che ha sposato, interpretata da un’attrice. Nicolas Bedos muove dal rimpianto per delineare la cornice de La belle époque, racconto di una storia d’amore tormentata e non riconciliata. Il regista lavora con due attori di assoluto rilievo del cinema francese: corpi significativi nella costruzione di un film sentimentale, meta-narrativo, contrassegnato dalla grazia, dal sentimento del ricordo e da una malinconia dai contorni fluidi.
Uno sguardo sul passato nel quale la nostalgia si produce attraverso un’efficace mix di realtà e di finzione.

 

16-19 gennaio 2020 – UN GIORNO DI PIOGGIA A NEW YORK di Woody Allen

Gatsby (Timothée Chalamet) e Ashleigh (Elle Fanning), fidanzatini del college, entrambi di estrazione borghese, decidono di trascorrere un romantico weekend a New York, ma i loro piani vengono completamente stravolti non appena mettono piede in città. I due, fin dal loro arrivo a Manhattan, si ritrovano separati e si imbattono in una serie di incontri casuali che, in maniera più o meno significativa, cambieranno le loro vite. In Un giorno di pioggia a New York il cinema di Allen si dipana in un gioco che rende omaggio alle fini tessiture della miglior commedia romantica hollywoodiana degli anni ’30 e ’40.
Il film è una mappatura del sentimento amoroso, in cui giocano un ruolo centrale il Tempo e il Caso, due variabili in grado di stravolgere qualsiasi disegno precostituito.

 

23-26 gennaio 2020 – DOWNTON ABBEY di Michael Engler

1927. Un grande evento sconvolge la quiete della splendida tenuta Downton Abbey: il conte di Grantham, Robert Crawley (Hugh Bonneville), riceve una lettera direttamente da Buckingham Palace, nella quale viene comunicato che il Re e la Regina d’Inghilterra faranno visita alla dimora.
Dopo 52 episodi divisi in 6 stagioni televisive, la fortunata serie di Downton Abbey approda sul grande schermo. Si torna nella celebre residenza, in una sorta di sequel pensato appositamente per il cinema e dotato delle caratteristiche e dinamiche che componevano il format british: attori in formissima all’interno di un cast che continua a fare dell’armonia il principale punto di forza, humour, sorrisi, sguardi e punti di vista sul mondo dei serviti e dei servitori nella Gran Bretagna sotto il regno di Re Giorgio V.

30 gennaio – 2 febbraio 2020 – L’UFFICIALE E LA SPIA di Roman Polanski

Parigi, 1895. Condannato per alto tradimento dalla Corte marziale e umiliato pubblicamente, il Capitano dello Stato Maggiore Albert Dreyfus (Louis Garrel), di origine ebrea, viene allontanato dall’esercito francese e confinato sull’isola del Diavolo, nella Guyana francese. L’ufficiale di carriera Georges Picquart (Jean Dujardin), divenuto capo dell’unità di controspionaggio, è convinto della sua innocenza e inizia una durissima battaglia in sua difesa, opponendosi alla malafede delle più alte gerarchie militari e di una intera nazione.
Polanski ragiona sui rapporti di forza tra gli uomini e i giochi di potere tra vittima e carnefice e allestisce uno splendido affresco storico.
L’ambientazione d’epoca è una cornice perfetta per mettere in scena un racconto attualissimo di xenofobia e di persecuzione.

6-9 febbraio 2020- VERTIGO – La donna che visse due volte di Alfred Hitchcock
(versione restaurata – Cineteca di Bologna)
Scottie (James Stewart), un ex detective, viene chiamato da un suo vecchio compagno di college per sorvegliare la moglie Madeleine (Kim Novak). La donna, incantevole e tormentata, s’identifica con la bisnonna materna, che si è suicidata a ventisette anni: esattamente l’età di Madeleine. Scottie inizierà a pedinarla nel tentativo di capire l’origine delle sue ossessioni…
Un viso di donna. Il dettaglio di un occhio su cui compare una spirale che si svolge lentamente, accompagnata dall’ossessiva partitura musicale di Bernard Herrmann: è solo l’inizio di una delle pellicole più magnetiche e affascinanti di sempre. Ispirata a un romanzo intitolato D’entre les morts, scritto da Pierre Boileau e Thomas Narcejac, La donna che visse due volte è un’opera estremamente complessa e stratificata, dove si mescolano generi (dal giallo al melodramma) e temi differenti (dal doppio alla necrofilia).

13-16 febbraio 2020 – L’AMOUR FLOU di R. Bohringer, P. Rebbot

Romane (Romane Bohringer) e Philippe (Philippe Rebbot) si amano ancora ma non come prima: dopo dieci anni, due figli e un cane si separano ma non si lasciano. Perché sanno che quello che hanno costruito insieme non andrà mai distrutto. Per proteggere il frutto del loro amore, Rose e Raoul traslocano in un sépartement: due appartamenti autonomi (col)legati dalla camera dei bambini. Parenti e amici li osservano con scetticismo ma Romane e Philippe perseverano nella loro romantica utopia.
Commedia/pastiche sulla separazione di coppia, L’amour flou – Come separarsi e restare amici è un frizzante, strampalato, bizzarro esempio di auto-fiction familiare sulla fine dell’amore. I due attori principali mettono in scena la loro storia sul grande schermo con (auto)ironia e sensibilità.

23 FEBBRAIO 2020 – CHIUSURA DI TUTTI CINEMA PER PANDEMIA COVID-19

NON PROIETTATI:

20-23 febbraio 2020
I MIGLIORI ANNI DELLA NOSTRA VITA di Claude Lelouch

27 febbraio – 1 marzo 2020
E POI C’E’ KATHERINE di Nisha Ganatra