LA RASSEGNA ERA PRONTA, MA I FILM NON SONO MAI STATI PROIETTATI A CAUSA DELLA PANDEMIA DI COVID-19

19-22 MARZO 2020
Piccole donne di Greta Gerwig
con Saoirse Ronan, Emma Watson, Florence Pugh,

26-29 MARZO 2020
1917 di Sam Mendes
con George MacKay, Dean-Charles Chapman, Mark Strong

16-19 APRILE 2020
Richard Jewell di Clint Eastwood
con Sam Rockwell, Kathy Bates, Jon Hamm

23-26 APRILE 2020
JoJoRabbit di Taika Waititi
con Roman Griffin Davis, Thomasin McKenzie, Taika Waititi

30 APRILE – 3 MAGGIO 2020
Cena con delitto – Knives out di Rian Johnson
con Daniel Craig, Chris Evans, Jamie Lee Curtis

07-10 MAGGIO 2020
Figli di Giuseppe Bonito
con Paola Cortellesi, Valerio Mastandrea, Stefano Fresi

14-17 MAGGIO 2020
Si vive una volta sola di Carlo Verdone
con Carlo Verdone, Anna Foglietta, Rocco Papaleo

21-24 MAGGIO 2020
Il diritto di opporsi di Destin Daniel Cretton
con Michael B. Jordan, Brie Larson, Jamie Foxx

28-31 MAGGIO 2020
Judy di Rupert Goold
con Renée Zellweger, Jessie Buckley, Finn Wittrock

4-7 GIUGNO 2020
No time to die di Cary Joji Fukunaga –
con Daniel Craig, Léa Seydoux, Ralph Fiennes

CORPI – 1a parte

“La natura dell’anima non vive se non ha un corpo.” (Lucrezio)

Il cinema dà corpo alle nostre immaginazioni. Il cinema seleziona corpi e volti per incarnare le proprie storie. Il cinema plasma il corpo di attori che diventano personaggi/maschere. Il tessuto filmico costruisce un corpus allegorico, simbolico, empatico ed emozionale. I nostri corpi di spettatori vivono in sala le suggestioni dello schermo.

9-12 gennaio 2020 – LA BELLE EPOQUE di Nicolas Bedos

Victor (Daniel Auteuil) e Marianne (Fanny Ardant) sono sposati da anni e stanno vivendo un momento di crisi. Quando viene proposto a Victor di rivivere su un set ricostruito un giorno qualsiasi della sua vita, lui sceglie il momento dell’incontro con la donna che ha sposato, interpretata da un’attrice. Nicolas Bedos muove dal rimpianto per delineare la cornice de La belle époque, racconto di una storia d’amore tormentata e non riconciliata. Il regista lavora con due attori di assoluto rilievo del cinema francese: corpi significativi nella costruzione di un film sentimentale, meta-narrativo, contrassegnato dalla grazia, dal sentimento del ricordo e da una malinconia dai contorni fluidi.
Uno sguardo sul passato nel quale la nostalgia si produce attraverso un’efficace mix di realtà e di finzione.

 

16-19 gennaio 2020 – UN GIORNO DI PIOGGIA A NEW YORK di Woody Allen

Gatsby (Timothée Chalamet) e Ashleigh (Elle Fanning), fidanzatini del college, entrambi di estrazione borghese, decidono di trascorrere un romantico weekend a New York, ma i loro piani vengono completamente stravolti non appena mettono piede in città. I due, fin dal loro arrivo a Manhattan, si ritrovano separati e si imbattono in una serie di incontri casuali che, in maniera più o meno significativa, cambieranno le loro vite. In Un giorno di pioggia a New York il cinema di Allen si dipana in un gioco che rende omaggio alle fini tessiture della miglior commedia romantica hollywoodiana degli anni ’30 e ’40.
Il film è una mappatura del sentimento amoroso, in cui giocano un ruolo centrale il Tempo e il Caso, due variabili in grado di stravolgere qualsiasi disegno precostituito.

 

23-26 gennaio 2020 – DOWNTON ABBEY di Michael Engler

1927. Un grande evento sconvolge la quiete della splendida tenuta Downton Abbey: il conte di Grantham, Robert Crawley (Hugh Bonneville), riceve una lettera direttamente da Buckingham Palace, nella quale viene comunicato che il Re e la Regina d’Inghilterra faranno visita alla dimora.
Dopo 52 episodi divisi in 6 stagioni televisive, la fortunata serie di Downton Abbey approda sul grande schermo. Si torna nella celebre residenza, in una sorta di sequel pensato appositamente per il cinema e dotato delle caratteristiche e dinamiche che componevano il format british: attori in formissima all’interno di un cast che continua a fare dell’armonia il principale punto di forza, humour, sorrisi, sguardi e punti di vista sul mondo dei serviti e dei servitori nella Gran Bretagna sotto il regno di Re Giorgio V.

30 gennaio – 2 febbraio 2020 – L’UFFICIALE E LA SPIA di Roman Polanski

Parigi, 1895. Condannato per alto tradimento dalla Corte marziale e umiliato pubblicamente, il Capitano dello Stato Maggiore Albert Dreyfus (Louis Garrel), di origine ebrea, viene allontanato dall’esercito francese e confinato sull’isola del Diavolo, nella Guyana francese. L’ufficiale di carriera Georges Picquart (Jean Dujardin), divenuto capo dell’unità di controspionaggio, è convinto della sua innocenza e inizia una durissima battaglia in sua difesa, opponendosi alla malafede delle più alte gerarchie militari e di una intera nazione.
Polanski ragiona sui rapporti di forza tra gli uomini e i giochi di potere tra vittima e carnefice e allestisce uno splendido affresco storico.
L’ambientazione d’epoca è una cornice perfetta per mettere in scena un racconto attualissimo di xenofobia e di persecuzione.

6-9 febbraio 2020- VERTIGO – La donna che visse due volte di Alfred Hitchcock
(versione restaurata – Cineteca di Bologna)
Scottie (James Stewart), un ex detective, viene chiamato da un suo vecchio compagno di college per sorvegliare la moglie Madeleine (Kim Novak). La donna, incantevole e tormentata, s’identifica con la bisnonna materna, che si è suicidata a ventisette anni: esattamente l’età di Madeleine. Scottie inizierà a pedinarla nel tentativo di capire l’origine delle sue ossessioni…
Un viso di donna. Il dettaglio di un occhio su cui compare una spirale che si svolge lentamente, accompagnata dall’ossessiva partitura musicale di Bernard Herrmann: è solo l’inizio di una delle pellicole più magnetiche e affascinanti di sempre. Ispirata a un romanzo intitolato D’entre les morts, scritto da Pierre Boileau e Thomas Narcejac, La donna che visse due volte è un’opera estremamente complessa e stratificata, dove si mescolano generi (dal giallo al melodramma) e temi differenti (dal doppio alla necrofilia).

13-16 febbraio 2020 – L’AMOUR FLOU di R. Bohringer, P. Rebbot

Romane (Romane Bohringer) e Philippe (Philippe Rebbot) si amano ancora ma non come prima: dopo dieci anni, due figli e un cane si separano ma non si lasciano. Perché sanno che quello che hanno costruito insieme non andrà mai distrutto. Per proteggere il frutto del loro amore, Rose e Raoul traslocano in un sépartement: due appartamenti autonomi (col)legati dalla camera dei bambini. Parenti e amici li osservano con scetticismo ma Romane e Philippe perseverano nella loro romantica utopia.
Commedia/pastiche sulla separazione di coppia, L’amour flou – Come separarsi e restare amici è un frizzante, strampalato, bizzarro esempio di auto-fiction familiare sulla fine dell’amore. I due attori principali mettono in scena la loro storia sul grande schermo con (auto)ironia e sensibilità.

23 FEBBRAIO 2020 – CHIUSURA DI TUTTI CINEMA PER PANDEMIA COVID-19

NON PROIETTATI:

20-23 febbraio 2020
I MIGLIORI ANNI DELLA NOSTRA VITA di Claude Lelouch

27 febbraio – 1 marzo 2020
E POI C’E’ KATHERINE di Nisha Ganatra

 

PERSONAE 2019 – 3

10-13 ottobre 2019 – MA COSA CI DICE IL CERVELLO di Riccardo Milani

Giovanna (Paola Cortellesi) è una donna dimessa, addirittura noiosa, che si divide tra il lavoro al Ministero e gli impegni scolastici di sua figlia Martina. Ma dietro questa facciata, Giovanna in realtà è un agente segreto impegnato in pericolosissime missioni internazionali.
Dopo il successo di Come un gatto in tangenziale (2017), Paola Cortellesi e il marito regista Riccardo Milani firmano un prodotto che, in una cornice da commedia, si prefigge di infliggere una stoccata al malcostume, alla maleducazione e alla scarsa inclinazione alla convivenza. Lo sforzo è un cinema popolare, brillante e accessibile ma sanamente ‘sporcato’ da ambizioni di genere. Partner della scommessa Stefano Fresi, Vinicio Marchioni, Lucia Mascino, Claudia Pandolfi, Paola Minaccioni, Carla Signoris e Giampaolo Morelli.

17-20 ottobre 2019 – DOLOR Y GLORIA di Pedro Almodóvar

Salvador Mallo (Antonio Banderas) è un regista cinematografico ormai sul viale del tramonto. In un presente prostrato dal peso del tempo, gli restano solo i ricordi: la sua infanzia negli anni ’60, quando emigrò con la sua famiglia a Paterna, in provincia di Valencia, ma anche il desiderio del cinema che gli sconvolse l’infanzia e un vecchio amore che ritorna.
Con Dolor y Gloria, Pedro Almodóvar firma un autoritratto, che fa il pieno di malinconia ma non dimentica di produrre un bilancio esistenziale di notevole sincerità espressiva sulla sua figura, su ciò che resta dell’ispirazione quando il senso di vuoto prende il sopravvento e la vita si tramuta in un concentrato di stanchezza, precarietà e malessere. Bellissime le immagini di anatomia in computer-animation realizzate da Juan Gatti.

24-27 ottobre 2019 – IL TRADITORE di Marco Bellocchio

Tommaso Buscetta (Pierfrancesco Favino), la cui famiglia fu interamente sterminata dai Corleonesi, suoi rivali mafiosi, ha permesso a giudici come Giovanni Falcone, prima di cadere tragicamente per mano della mafia, di portare alla luce l’esistenza dell’organizzazione Cosa Nostra, rivelandone i capi, facendoli imprigionare e svelandone le collusioni, a tutti i livelli.
Marco Bellocchio si confronta con un biopic complesso sulla vita di Tommaso Buscetta, detto “don Masino”, il pentito più celebre e influente della storia della mafia siciliana.
Il film ne pedina le vicende biografiche dagli anni Ottanta all’inizio del Duemila, quando morì, delineando un affresco dell’Italia dell’epoca che passa attraverso tradimenti e menzogne, dialoghi rivelatori e una lunga serie di omicidi d’onore.

31 ottobre – 3 novembre 2019 – JULIET NAKED – Tutta un’altra musica di Jesse Peretz

Annie (Rose Byrne) vive da tempo una relazione con Duncan (Chris O’Dowd), fan ossessivo dell’oscura rockstar Tucker Crowe (Ethan Hawke), svanita nel nulla. Quando lo stesso Crowe ricompare, la vita di Annie e Duncan arriva a una svolta inaspettata.
Commedia dai tocchi romantici ed esilaranti che adatta il romanzo di Nick Hornby Tutta un’altra musica, Juliet, Naked, titolo originale del libro dello scrittore inglese, è una spassosissima sarabanda di equivoci che tiene insieme la passione per la musica dell’autore e briose stoccate ai vizi e alle virtù dei personaggi. L’ironia investe soprattutto gli estremismi ridicoli del fandom (culto per personaggi famosi). Convincono Rose Byrne e Chris O’Dowd nel restituire tic, reciproche ottusità e velate malinconie dei proprio personaggi.

7-10 novembre 2019 – YESTERDAY di Danny Boyle

Dal regista vincitore dell’Oscar Danny Boyle (The Millionaire, Trainspotting, 28 giorni dopo) e da Richard Curtis, lo sceneggiatore candidato all’Oscar di Quattro matrimoni e un funerale, Love Actually – L’amore davvero e Notting Hill, Yesterday è una commedia rock sulla musica, i sogni, l’amicizia, sulla lunga e tortuosa strada che porta all’amore della propria vita. Yesterday racconta di Jack (Himesh Patel) aspirante musicista che si sveglia dopo un incidente in bici e scopre di essere l’unica persona sulla terra a conoscere la band di Liverpool. Ne approfitterà per trovare il successo mondiale, appropriandosi di hit come Hey Jude e Let it be ma i problemi non tarderanno ad arrivare. Nel cast anche Lily James, Kate McKinnon e e il cantante Ed Sheeran, nel ruolo di sé stesso.

14-17 novembre 2019 – I FIGLI DEL FIUME GIALLO di Jia Zhangke

Qiao (Zhao Tao), una ex ballerina, è innamorata di Bin (Liao Fan), un gangster locale nella città mineraria cinese di Datong, che ha conosciuto una profonda crisi. Durante uno scontro campale tra gang rivali, Qiao spara un colpo di pistola per proteggere Bin: questo atto di fedeltà le costerà cinque anni di prigione. Uscita dal carcere, la ragazza si rimette in cerca di Bin.
Con I figli del fiume Giallo il cineasta cinese Jia Zhang-ke prosegue il suo discorso sulla Cina contemporanea e sui suoi stravolgimenti radicali e dolorosi. Partendo da alcune riprese realizzate in anni precedenti il film si impernia intorno a Zhao Thao, moglie e attrice ricorrente nel cinema del regista, meravigliosa e ineccepibile nella sua interpretazione e in grado di reggere il film tutto sulle sue spalle

21-24 novembre 2019 – IL PROFESSORE E IL PAZZO di Farhad Safinia

1879. Al Professor James Murray (Mel Gibson) viene affidata la redazione del primo dizionario al mondo che racchiuda tutte le parole di lingua inglese. Per far ciò il Professore avrà l’idea di coinvolgere la gente comune, invitandola a mandare via posta il maggior numero di parole possibili. Arrivato però ad un punto morto, riceve la lettera di William Chester (Sean Penn) un ex professore ricoverato in un manicomio. Le migliaia di parole che il Dr. Chester sta inviando per posta risultano fondamentali per la compilazione del dizionario. I due formeranno un’insolita alleanza.
Farhad Safinia, già collaboratore di Mel Gibson, allestisce un affresco classico, a partire da una intrigante storia vera, in cui due grandi star (Mel Gibson e Sean Penn) si sfidano, a distanza, in una gara di recitazione.

28 novembre – 1 dicembre 2019 – IL CAMPIONE di Leonardo D’Agostini

Christian Ferro (Andrea Carpenzano) gioca in Serie A ed è un fuoriclasse giovanissimo che non riesce a fare i conti con il suo carattere indisciplinato. Spesso al centro di scandali mediatici, viene costretto dalla società sportiva a superare l’esame di maturità, pena l’esclusione dalla rosa in campo. Valerio (Stefano Accorsi), un professore schivo e rassegnato, viene scelto per accompagnare il ragazzo durante gli studi.
Leonardo D’agostini firma un classico romanzo di formazione, interessante per l’ambientazione insolita in cui cala i personaggi. Il campione prende le mosse dal mondo del calcio per raccontare l’incontro/scontro tra due solitudini accomunate da un vuoto emotivo. Christian e Valerio sono facce di una stessa medaglia, un padre senza figlio e un figlio senza un vero padre.

5-8 dicembre 2019 – NUREYEV – The White Crow di Ralph Fiennes

Agli inizi degli anni Sessanta, Rudolf Nureyev (Oleg Ivenko) è un ballerino decisamente talentuoso che non ha ancora mostrato tutto il suo potenziale. Durante una tournée con il suo corpo di ballo, sarà folgorato dallo splendore di Parigi e dalla linfa culturale della capitale francese, tanto da non voler più far rientro a casa.
L’attore Ralph Fiennes dirige per la BBC la parziale biografia del ballerino più famoso del mondo, concentrandosi sugli anni della sua giovinezza per mettere in luce sia il talento che di lì a poco sarebbe stato manifesto al mondo intero sia il carattere caparbio e mai remissivo del protagonista, prigioniero del gioco storico politico del tempo. Molto riuscite l’idea di alternare i piani temporali del racconto tra infanzia e giovinezza e la suspence del finale.

12-15 dicembre 2019 – STANLIO E OLLIO di Jon S. Baird

1953. Ormai lontani dal loro momento di massimo splendore artistico, Stan Laurel (Steve Coogan) e Oliver Hardy (John C. Reilly), il più celebre duo comico di sempre, sognano di tornare alla ribalta, ma la loro popolarità sembra arrivata al capolinea. Ripensando al passato, tra nostalgia e l’amarezza per alcuni rancori mai sopiti, i due intraprendono un tour in Gran Bretagna, sperando di riuscire poi a tornare sul grande schermo.
Jon S. Baird vince la scommessa di restituire sul grande schermo l’umanissima genuinità del duo comico che più di ogni altro ha segnato l’immaginario collettivo. Un ritorno al passato che non vive del semplice ricordo idilliaco dei due protagonisti, ma che trova anzi la sua forza nel continuo disvelamento di ciò che le maschere sui loro volti nascondevano veramente.

PERSONAE 2019 – 2

Il termine persona proviene del latino persōna, e questo probabilmente dall’etrusco phersu (‘maschera dell’attore’, ‘personaggio’), il quale procede dal greco πρóσωπον [prósôpon]. Il concetto di persona è un concetto che esprime la singolarità di ogni individuo della specie umana. In ambito filosofico, si definisce persona un essere dotato di coscienza di sé in possesso di una propria identità.

21 marzo 2019 – GREEN BOOK di Peter Farrelly
Tony Villalonga, detto Toni Lip (Viggo Mortensen), è un uomo dai modi rozzi che lavora come buttafuori. Si ritrova però a riprendere il suo vecchio lavoro e a fare da autista a Don Shirley (Mahershala Ali), un pianista afro-americano incredibilmente dotato.
Ambientato nella New York degli anni ’60, ma costruito come un lungo viaggio on the road attraverso le diverse anime dell’America e in particolar modo degli Stati del Sud, notoriamente i più razzisti, Green Book è una contagiosa e irresistibile commedia – una sorta di A spasso con Daisy (1989) al contrario – e nel sodalizio tra i due protagonisti trova un’alchimia preziosa. Il titolo fa riferimento al The Negro Motorist Green Book, itinerario che i neri dovevano seguire negli anni ’60 se volevano viaggiare senza rischiare la pelle.

28 marzo 2019 – LA FAVORITA di Yorgos Lanthimos
All’inizio del XVIII secolo, mentre il Regno Unito è in guerra con la Francia, le cugine Abigail Masham (Emma Stone) e Sarah Churchill (Rachel Weisz) si contendono le attenzioni della Regina Anna (Olivia Colman). Entrambe usano tutti i mezzi a propria disposizione pur di diventare la favorita, innescando un tourbillon di tensioni e inganni.
Yorgos Lanthimos scardina la cultura razionalista del Settecento, mettendo in scena le dinamiche più aberranti e mostruose della vita di corte dell’epoca. Dietro a sontuosi arredi e voluminosi parrucconi, si nasconde un grottesco girotondo al femminile in cui il genere maschile non sembra avere voce in capitolo. Olivia Colman, Emma Stone e Rachel Weisz danno vita a una vera e propria gara di bravura.

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PERSONAE 2019 – 1

Il termine persona proviene del latino persōna, e questo probabilmente dall’etrusco phersu (‘maschera dell’attore’, ‘personaggio’), il quale procede dal greco πρóσωπον [prósôpon]. Il concetto di persona è un concetto che esprime la singolarità di ogni individuo della specie umana. In ambito filosofico, si definisce persona un essere dotato di coscienza di sé in possesso di una propria identità.

10 gennaio 2019 – UN AFFARE DI FAMIGLIA di Kore’eda Hirokazu
Osama (Lily Franky) e il piccolo Shota (Jyo Kairi) compiono alcuni piccoli furti nei supermercati per aiutare il sostentamento famigliare. Sono in cinque in casa, ma a loro si aggiungerà la piccola Yuri, figlia di due genitori che le prestano ben poche attenzioni…
Regista tra i più significativi del cinema giapponese contemporaneo, Hirokazu Kore-Eda torna a trattare uno dei temi del suo cinema: il rapporto biologico tra genitori e figli, rispetto alla ‘connessione’ che si può creare anche tra chi non ha un reale legame di sangue. Un film dal montaggio impeccabile e dai dialoghi scritti con grande cura, che scorre dall’inizio alla fine, senza intoppi e con una pienezza drammaturgica rara. Presentato in concorso al Festival di Cannes 2018 dove ha vinto il premio più importante: la Palma d’oro.

17 gennaio 2019 – FIRST MAN – IL PRIMO UOMO di Damien Chazelle
Uno sguardo sulla vita privata e la dura carriera professionale di Neil Armstrong (Ryan Gosling) che, con profonda dedizione e non trascurabile ostinazione, è stato il primo uomo a mettere piede sulla Luna nella missione spaziale Apollo 11, il 20 luglio 1969.
Dopo il successo planetario ottenuto con La la Land (2016), Damien Chazelle esplora il film biografico, scegliendo come protagonista un ‘first man’ che ha segnato la Storia.
Neil Armstrong, colto in tutta la sua intima fragilità, anche come padre di famiglia segnato dal lutto, viene tratteggiato attraverso non pochi, significativi dettagli, sia della sfera privata che della sua carriera alla NASA. Ottima fotografia di Linus Sandgren e buona prova di Ryan Gosling. Steven Spielberg figura tra i produttori esecutivi.

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