INCANTI – 1° parte
Incanto s. m. [der. di incantare1]. – 1. L’operazione di incantare con arti magiche, e la condizione di chi è incantato; incantesimo. Fig., fascino, forza di seduzione, anche atmosfera di magica dolcezza. Frequenti le espressioni per i., come per i., per arte di magia, in modo che ha del meraviglioso: mi comparve davanti, o si dileguò dalla vista, per i.; il dolore cessò come per i.; e, nell’uso fam., la locuz. avv. d’incanto, meravigliosamente.
30 settembre – 3 ottobre 2021 – COSA SARÀ di Francesco Bruni
Bruno Salvati (Kim Rossi Stuart), regista dalla carriera non certo promettente, separato e padre di due figli adolescenti, scopre di avere una forma di leucemia. La tragica rivelazione gli permetterà di cambiare il suo sguardo sul mondo e sulla bellezza della vita.
Giunto al suo quarto film da regista, lo sceneggiatore Francesco Bruni affronta una storia in parte autobiografica, portando sul grande schermo una sua personale esperienza di malattia. Bruni vela la condizione drammatica sottesa alla storia con un piglio ironico e disincantato, capace di affrontare il registro del dramma con tinte di leggerezza e disimpegno che in più di un’occasione fanno capolino. Il film si segnala per l’onestà di sguardo e dell’operazione, che svolge in chiave meta-cinematografica.
7-10 ottobre 2021 – CRUDELIA di Craig Gillespie
Estella (Emma Stone), cresciuta insieme a due ladruncoli dopo essere rimasta orfana, ha la grande occasione per dare una svolta alla sua vita: la Baronessa (Emma Thompson), la stilista più celebre di Londra, la sceglie per lavorare con lei. Estella dimostra un talento fuori dal comune, ma dentro di lei c’è un’altra personalità che potrebbe prendere il sopravvento.
Un po’ prequel de La carica dei 101, un po’ origin-story dedicato al personaggio di Crudelia De Vil (in italiano la ricordiamo nel classico d’animazione Disney come Crudelia De Mon), il film è una sorta di unione tra il Joker con Joaquin Phoenix e Il diavolo veste Prada.
Decisamente brillante nelle fasi iniziali, nella gestione del ritmo e nelle scelte della trascinante colonna sonora, Crudelia è un film divertente e “cool”.
14-17 ottobre 2021 – THE FATHER – Nulla è come sembra di Florian Zeller
Anthony (Anthony Hopkins) rifiuta categoricamente di lasciare il suo appartamento, nonostante il peso dell’età inizi a farsi sentire. Mentre cerca di dare un senso alla situazione che si trova a vivere, inizia a dubitare dei suoi cari, della sua mente e persino del tessuto della sua realtà.
Quello proposto qui da Zeller è un viaggio terrificante negli abissi della mente umana, capace di scuotere ed emozionare allo stesso tempo. Un film che sa giocare bene col fuori campo, con le aspettative del pubblico e con i nostri timori più reconditi, descritti in un film credibile e crudelmente realistico. Strepitosa prova di Anthony Hopkins ma tutto il resto del cast è pienamente all’altezza. Vincitore di due Oscar: miglior sceneggiatura non originale e miglior attore protagonista.
21-24 ottobre 2021 – RIFKIN’S FESTIVAL di Woody Allen
Mort Rifkin (Wallace Shawn), ex docente cinematografico, è sposato con Sue (Gina Gershon), addetta stampa di cinema. Il loro soggiorno al Festival di San Sebastián, è turbato dal sospetto che il rapporto di Sue con il giovane regista Philippe (Louis Garrel), oltrepassi la sfera professionale. L’atmosfera del luogo e i dubbi sulla fedeltà della moglie sono per Mort l’occasione per superare il blocco che gli impedisce di scrivere e per riflettere profondamente sulla sua condizione esistenziale.
Il “festival di Rifkin” è quello che il protagonista stesso ripercorre nella propria mente: l’espediente del sogno, rappresentato in bianco e nero, permette ad Allen di mettere in scena un omaggio cinefilo ai capolavori di Welles, Bergman, Godard, Truffaut, Buñuel e Fellini.
28-31 ottobre 2021 – I PROFUMI DI MADAME WALBERG di Grégory Magne
Anne Walberg (Emmanuelle Devos) è una maestra nel campo delle essenze profumate. Crea fragranze e le rivende a molte aziende. Con un atteggiamento da diva, egoista e prepotente, non trova nessuno che osi tenerle testa. Guillaume (Grégory Montel), il suo nuovo autista, è l’unico che però la affronta sempre a viso aperto e forse è questa la ragione per cui lei non lo licenzia.
Il regista ha lavorato con efficacia sull’aspetto psicologico dei due protagonisti, che presentano entrambi personalità forti. Il duetto tra l’autista e l’esperta di essenze è un gioco di scacchi.
“Nel mezzo della notte, ci facciamo domande; quando nulla dice più di sì; cerchiamo un angelo, desideri, profumi, miscele”. Sono le parole di una canzone di Gaëtan Roussel, autore della colonna sonora del film.
4-7 novembre 2021 IL FAVOLOSO MONDO DI AMÉLIE di Jean-Pierre Jeunet
Riproponiamo una commedia fiabesca cult, restaurata in 4k digitale.
Grazie al ritrovamento di una scatola nel giorno della morte di Lady D, Amélie Poulaine, cameriera in un bar di Montmartre, si convince di avere una missione: ritoccare il destino degli altri. Il regista Jeunet inventa una favola postmoderna e lo fa come ha scritto Matteo Bittanti (Cineforum n. 412, 2001), con un polifonico processo di ri-mediazione, mixando: cinema d’animazione; pittura e graphic design; fotografia (di Bruno Delbonnel) e riflessione sul medium fotografico; letteratura (Prévert, Perec…); estetica del videogioco e dei videoclip pubblicitari e la cinefilia, dalle origini del muto al digitale. Parigi, infine: quella di Clair-Renoir-Carné e e di Tati-Malle-Varda, dei fotografi Doisneau e Atget.
18-21 novembre 2021 – NOMADLAND di Chloé Zhao
Fern (Frances McDormand), donna sulla sessantina rimasta vedova, lascia la sua cittadina dopo una grave crisi economica, iniziando a viaggiare e a vivere all’interno del suo furgone. Come una moderna nomade, si muove al di fuori delle convenzioni sociali attraverso le lande desolate dell’Ovest americano.
Chloé Zhao, arrivata alla sua terza opera, prende spunto dal romanzo omonimo di Jessica Bruder per raccontare l’esistenza di una donna rimasta sola, che potrebbe trovare proprio nel contatto con altri “nomadi” come lei una nuova ragione di vita. Sfruttando le note di Ludovico Einaudi, la regista dà vita a un’opera sinuosa e suggestiva, un’elegia lirica dedicata agli outsider d’America. Tre premi Oscar: miglior film, miglior regista e miglior attrice protagonista.
25-28 novembre 2021 – UN ALTRO GIRO (Another Round) di Thomas Vinterberg
Esiste una teoria secondo la quale gli esseri umani sono nati con una piccola quantità di alcol già presente nel sangue (ma con un deficit congenito dello 0,05 %) e che, pertanto, una piccola ebbrezza possa aprire le nostre menti al mondo che ci circonda, diminuendo la nostra percezione dei problemi.
Rincuorati da questa teoria, Martin (Mads Mikkelsen) e tre suoi amici, tutti annoiati insegnanti delle superiori, intraprendono un esperimento per mantenere un livello costante di ubriachezza durante tutta la giornata. La sceneggiatura ha un piglio leggero e contiene dialoghi che presentano ricadute amare, paradossali e divertenti.
Il film si apre con una frase del pensatore danese Søren Kierkegaard (“Cos’è la giovinezza? Un sogno. Cos’è l’amore? Il contenuto del sogno”).
2-5 dicembre 2021 – IL CATTIVO POETA di Gianluca Jodice
Primavera del 1936. Al giovane federale Giovanni Comini (Francesco Patané), di stanza a Brescia, viene assegnato dal Segretario del Partito Fascista Achille Starace l’incarico di sorvegliare Gabriele D’Annunzio (Sergio Castellitto), da 15 anni rinchiuso nel Vittoriale, per raccogliere su di lui informazioni di ogni tipo. Comini da lì manda alla Casa del Fascio regolari rapporti su ogni attività del Poeta Vate.
Concentrandosi sull’ultima porzione della vita di Gabriele D’Annunzio e facendo di questo segmento biografico una precisa scelta di campo, Il cattivo poeta non è un un biopic ma un film sullo spegnimento tetro e sfuggente dell’icona dannunziana. Il film sceglie la drammaturgia a due voci, utilizzando il dispositivo narrativo della spia ma anche del rapporto allievo-maestro.
9-12 dicembre 2021 – IO SONO NESSUNO di Ilya Naishuller
Hutch, un agente super addestrato (Bob Odenkirk) vive una vita da uomo medio con moglie e figli, ma sarà la stessa società di “signori nessuno” a dettare il risveglio della sua vera natura. Io sono nessuno inizia pedinando la vita monotona e vessata dalla ripetitività di un nobody (nessuno). Un classico stereotipo del cinema che Ilya Naishuller sceglie di mostrare attraverso il montaggio, tagliando velocemente le stesse scene giorno dopo giorno con le espressioni sempre più derelitte del protagonista. Ma Hutch non ce la fa più a stare lontano dall’azione e dal combattimento. Sarà infatti l’azione, venata di umorismo e di una violenza grafica e acrobatica che sdrammatizzano l’intreccio, la vera protagonista del film, pieno di grandi numeri e moltissime invenzioni.