29 settembre – 2 ottobre
LICORICE PIZZA di Paul Thomas Anderson
con Alana Haim, Cooper Hoffman, Sean Penn, Bradley Cooper

Los Angeles, 1973. Gary Valentine, adolescente intraprendente e fanfarone, incontra Alana Kane, venticinquenne sul cammino dell’indipendenza. Lei gli porge specchio e pettine per la foto dell’annuario scolastico, lui le dichiara il suo amore eterno. Lei rifiuta e lui insiste. In cosa crede Gary? A cosa si oppone Alana?
Il film di Paul Thomas Anderson obbedisce a una logica infantile e procede in maniera imprevedibile in un mondo che ha quasi bandito gli adulti, come se la Neverland di Peter Pan si fosse trasferita nella periferia di Hollywood. Quando i ‘vecchi’ entrano in scena sono bigger than life, sono presenze straordinarie, incontri inattesi ed eccezionali in cui inciampa la febbre erratica di Gary e Alana.

6-9 ottobre
CORRO DA TE di Riccardo Milani
con Pierfrancesco Favino, Miriam Leone, Pietro Sermonti

Single e affascinante, Gianni è un seduttore seriale. La sua vita però è destinata a cambiare quando conosce Chiara, una donna solare e dinamica che un incidente ha reso paraplegica.
Contro la noia del politicamente corretto di facciata, ecco una commedia corrosiva nelle premesse, non banale nello svolgimento e nella sua soluzione finale. Corro da te è il remake italiano della commedia francese Tutti in piedi, che ha conquistato il pubblico d’oltralpe con un mix di political incorrectness e afflato romantico. Un Favino convincente, ma non sono da meno Miriam Leone e i caratteristi che li accompagnano. La disabilità è vista con ironia, ma sempre al giusto livello di empatia, rispetto e umanità.

13-16 ottobre
THE FRENCH DISPATCH di Wes Anderson
con Benicio Del Toro, Adrien Brody, Tilda Swinton

Arthur Howitzer Jr., figlio del fondatore e proprietario del quotidiano “The Evening Sun” di Liberty (Kansas), ha convinto anni prima il padre a finanziare un supplemento domenicale e ha installato la redazione a Ennui-sur-Blasé. Espatriata in Francia, “Picnic” diventa “The French Dispatch” e copre con stile la cronaca del paese, perché intorno alla sua scrivania, Horowitzer Jr. ha raccolto i migliori giornalisti del suo tempo.
The French Dispatch è un monumento alla grazia, con un flusso ininterrotto di dialoghi e una parata di grandissimi attori.  Ogni inquadratura meriterebbe che ci fermassimo per cogliere tutti i dettagli che riempiono lo spazio e l’universo personale di un autore per cui il cinema è soprattutto arte pittorica.

20-23 ottobre
LA PROMESSA – IL PREZZO DEL POTERE di Thomas Kruithof
con Isabelle Huppert, Reda Kateb, Naidra Ayadi

Clémence è al termine del suo secondo mandato come sindaca di una città dell’hinterland di Parigi e non si ricandiderà.  Prima di dire addio alla politica le resta una cosa da fare: ottenere dallo stato l’approvazione del piano multimilionario di riqualificazione della banlieue in cui ha sede Les Bernardines, un enorme complesso occupato in cui centinaia di famiglie vivono in condizioni di sovraffollamento, sfruttamento economico e pericolo di salute. Il film di Thomas Kruithof si muove a piedi, avanti e indietro, tra il centro e la periferia, tra i ristoranti affollati dei pranzi di lavoro e le sale gremite dall’assemblea dei condomini lungo una traiettoria che disegna un dialogo in lenta e faticosa costruzione, costantemente minacciato di sabotaggio.

27-30 ottobre
ELVIS di Baz Luhrmann
con Austin Butler, Tom Hanks, Helen Thomson

Nascita, crescita, apoteosi e inizio di declino di Elvis Presley, il mito di più generazioni, vengono raccontati e riletti dal punto di vista del suo manager di tutta una vita: il Colonnello Tom Parker. È lui che accompagna, con voce narrante e presenza in scena, la dirompente ascesa di un’icona assoluta della musica e del costume mentre si impegna, apertamente ma anche in segretezza, per condizionarne la vita con il fine di salvaguardare la propria.
Austin Butler rappresenta la grande sorpresa di questo film: Butler non interpreta Elvis. È Elvis. La sua è un’adesione totale alla persona e al personaggio permettendo così a Luhrmann non solo di narrarne il percorso professionale ma di leggerlo anche su un ancor più complesso piano storico e sociale.

3-6 novembre
IL RITRATTO DEL DUCA di Roger Michell
con Jim Broadbent, Helen Mirren, Fionn Whitehead

Newcastle, 1961. Kempton Bunton ha sessant’anni e qualcosa da dire, sempre. Contro il governo, contro la stupidità, soprattutto contro l’ingiustizia sociale, che combatte come Robin Hood nella Contea di Nottinghamshire. Ma la battaglia più strenua è quella domiciliare con Mrs. Bunton, la consorte inasprita dalla vita e dalla morte prematura della loro figlia.  Autore di una commedia romantica divenuta un classico (Notting Hill), Roger Michell firma un film tagliato per gli Oscar. La formula? Un soggetto nobile, un décor d’epoca, una cup of tea e un ruolo di primo piano propizio alla performance attoriale: la schermaglia so british tra Jim Broadbent e Helen Mirren è certamente la cosa migliore del film.

10-13 novembre
TRA DUE MONDI di Emmanuel Carrère
con Juliette Binoche, Hélène Lambert, Léa Carne

Caen, Normandia: una scrittrice si infiltra per mesi tra le donne delle pulizie del ferryboat che attraversa la Manica, donne costrette spesso a lavorare in condizioni disumane e al di fuori di ogni regola. Carrère ha tratto la sceneggiatura di Tra due mondi dal racconto autobiografico “Il Quai de Ouistreham” scritto dalla giornalista Florence Aubenas, e invece di trarne un documentario l’ha trasformato in un’opera di finzione che affronta temi di grande attualità: la disoccupazione, la crisi economica, l’assenza di servizi sociali adeguati, il precariato, lo sfruttamento nei luoghi di lavoro.
Al centro della storia c’è l’impossibilità fra mondi diversi (come annuncia il titolo del film) di incontrarsi fino in fondo.

17-20 novembre
FINALE A SORPRESA di Mariano Cohn, Gastón Duprat
con Penélope Cruz, Antonio Banderas, Oscar Martínez

Giunto ad una veneranda età ma ancora assetato di gloria, l’imprenditore Humberto Suarez vorrebbe legare il proprio nome ad un’opera destinata a restare nella storia: il romanzo di un premio Nobel, la regista più in auge del momento, gli interpreti più bravi. L’eccentrica e visionaria Lola Cueva dirigerà dunque Félix Rivero e Ivàn Torres nel ruolo di Manuel e Pedro, fratelli di sangue e rivali in amore, in una tragedia che non risparmia colpi di scena.
È invece senza dubbio una commedia quella in cui si misurano ancora una volta Gastón Duprat e Mariano Cohn, ma sarà bene prestare attenzione a quell’immagine di apertura, un clown triste, per ricordare che la commedia non esclude la ferocia né il dramma, al contrario: si può nutrire di essi.

24-27 novembre
DOWNTON ABBEY II – UNA NUOVA ERA di Simon Curtis

Con Downton Abbey: Una nuova era la saga inglese chiude il cerchio e allo stesso tempo apre la porta ad una possibile nuova fase, come preannunciato dal titolo. Alcune linee narrative sono particolarmente commoventi, e alcuni nodi verranno sciolti in modo del tutto congruente con le premesse seminate dal film precedente.
Le dinamiche fra i personaggi sono allineate a ciò che già sappiamo di loro, mentre la trasferta francese apre visivamente ad un orizzonte più ampio, pieno di aria e di luce, ed è anche l’occasione per un ironico confronto fra culture.
La scenografia è impeccabile, la recitazione di tutti gli attori eccezionale, con punte di diamante le decane del gruppo: da Maggie Smith a Imelda Staunton a Penelope Wilton.

1-4 dicembre
TOP GUN – MAVERICK di Joseph Kosinski
con Tom Cruise, Miles Teller, Jennifer Connelly

Trentasei anni dopo, Pete ‘Maverick’ Mitchell riprende servizio in un film che omaggia gli anni Ottanta e i suoi interpreti. Top Gun: Maverick è un sequel in piena salute e in pieno mito. Stesse amicizie virili, stesse rivalità per pilotare caccia potenti, stessa tensione omoerotica dietro ai Ray-Ban, stessa spiaggia.
Al di là della trama ‘militare’, il classico racconto di superamento e perdono, Top Gun: Maverick è soprattutto una nuova meditazione su Tom Cruise e la sua relazione col tempo che passa. Impossibile per lui lasciare andare, lo dice e lo ripete dentro un film che gioca tanto (forse tutto) sulla sua età e su una forma di disadattamento al mondo contemporaneo, confrontandolo col ruolo che lo ha reso celebre e lo ha definito.

24-27 marzo 2022
ILLUSIONI PERDUTE di Xavier Giannoli
con Benjamin Voisin, Cécile De France, Vincent Lacoste

Lucien Chardon si sogna scrittore nella campagna di Angoulême.
A incoraggiare i suoi versi e la sua ambizione è Madame de Bargeton:lui scrive poesie per elle, lei è sedotta dalla poesia. Opera capitale dentro un’opera monumentale, Illusioni perdute è il cuore battente de “La Commedia umana”, manifesto balzachiano per eccellenza. Giannoli si è gettato sul romanzo di Honoré de Balzac come ci si getta sul ring, con la volontà di combattere, di sperimentare e di comprendere cosa ne è dell’ambizione nella Francia divisa tra la provincia e Parigi, sedotta dal successo e dal denaro. Due secoli dopo, l’opera mostro di Balzac parla della nostra epoca. La Francia del 1820, che cercava di dimenticare la Rivoluzione e le guerre imperiali riempiendo i teatri, dialoga con quella contemporanea.

31 marzo – 3 aprile 2022
DON’T LOOK UP di Adam McKay
con T. Chalamet, L. DiCaprio, C. Blanchet, M. Streep

La dottoranda in astrofisica Kate Dibiasky e il suo docente all’Università del Michigan Dr. Randall Mindy scoprono che entro sei mesi una gigantesca cometa colpirà la Terra e provocherà l’estinzione del genere umano. Allarmati riferiscono tutto alla Presidente Janie Orlean, ma dopo essere stati snobbati
si rivolgono alla stampa e alla televisione: è l’inizio di un assurdo circo mediatico.
Come già in La grande scommessa, McKay costruisce la sua commedia degli orrori con continui commenti a lato, didascalie e battute, con un montaggio frenetico che replica l’ipertestualità dei prodotti audiovisivi nell’era di internet. L’effetto è quello di un quadro sociologico che abbraccia tutta la società contemporanea e ne ha pressoché per tutti, compresi i due protagonisti interpretati da Jennifer Lawrence e Leonardo Di Caprio.

21-24 aprile 2022
DIABOLIK di Marco Manetti, Antonio Manetti
con Luca Marinelli, Miriam Leone, Valerio Mastandrea

Il Diabolik cinematografico dei Manetti Bros. è un film d’epoca, sarà ambientato a fine anni 60, con tanto di auto d’epoca e l’immancabile Jaguar, tra Milano, Trieste e Bologna. Ma la vera sorpresa sarà la storia. “Per raccontare davvero Diabolik è impossibile non raccontare Eva Kant – afferma Marco Manetti – sarà coprotagonista del nostro film al 100%, vogliamo raccontare l’incontro tra Diabolik ed Eva. Il nostro sarà un film di azione, ma anche oscuramente romantico”.
Liberamente ispirato al fumetto n. 3, “L’arresto di Diabolik” pubblicato il 1° marzo 1963 dove compare per la prima volta il personaggio di Eva Kant, il Diabolik dei Manetti Bros. è un altro intrigante viaggio nei generi, dopo l’horror (Zora la vampira), il thriller (Piano 17),la fantascienza (L’arrivo di Wang) e il musical (Ammore e malavita).

28 aprile – 1 maggio 2022
7 DONNE E UN MISTERO di Alessandro Genovesi
con Margherita Buy, Diana Del Bufalo, Micaela Ramazzotti

Vigilia di Natale. Le donne di una grande famiglia si ritrovano per festeggiare ma scoprono che l’uomo di casa, Marcello, è stato ucciso. Non solo: fuori infuria una bufera di neve, i fili del telefono sono stati recisi e il cancello bloccato.
7 donne e un mistero è il remake, con parecchie modifiche e vent’anni dopo, di Otto donne e un mistero di François Ozon, ed è diretto e cosceneggiato (con Lisa Nur Sultan) da Alessandro Genovesi.
L’impianto, come in Ozon, resta fortemente teatrale (entrambi i film sono basati sulla commedia per il palcoscenico scritta da Robert Thomas “Huit Femmes”), e si traduce in un continuo gioco al rialzo, nonché una gara di bravura, fra le attrici protagoniste.
Spassosi gli interventi di Ornella Vanoni nei panni di nonna Rachele.

5-8 maggio 2022
BELFAST di Kenneth Branagh
con Caitriona Balfe, Judi Dench, Colin Morgan

Belfast, 1969. Buddy vive con la mamma e il fratello maggiore in un quartiere misto, abitato da protestanti e da cattolici. Sono vicini di casa, amici, compagni di scuola, ma c’è chi li vorrebbe nemici giurati e getta letteralmente benzina sul fuoco, aizzando il conflitto religioso, distruggendo la pace della comunità.
Kenneth Branagh guarda all’indietro, alla sua infanzia, e costruisce un sentito omaggio alla città che lo ha cresciuto, alla sua forza d’animo, il suo umorismo particolare, l’allegria e la tensione che ne facevano (ne fanno) un posto unico al mondo. Gli attori tutti accompagnano alla bravura la loro indubbia fotogenia, illuminata dalla fotografia di Haris Zambarloukos, ma a svettare sono soprattutto Judy Dench e Charan Hinds, protagonisti dei momenti più belli dei film, nel ruolo dei nonni.

12-15 maggio 2022
IL CAPO PERFETTO di Fernando León de Aranoa
con Javier Bardem, Manolo Solo, Almudena Amor

In attesa della visita di una commissione che possa premiare la sua azienda per l’eccellenza, il titolare di un’azienda produttrice di bilance industriali cerca di risolvere tempestivamente i problemi dei suoi operai.
Quasi vent’anni dopo I lunedì al sole, Javier Bardem e Fernando León de Aranoa tornano a parlare del mondo del lavoro: questa volta sono dall’altra parte della barricata, dalla parte del padrone, di colui che licenzia e non di chi può essere licenziato. In Il capo perfetto niente è lasciato al caso, e il problema del film è proprio la sua voluta programmaticità, il suo moralismo divertito, con un Bardem ovviamente perfetto che come il suo regista resta costantemente in bilico fra farsa e dramma, presa in giro di sé stesso e di un intero sistema.

19-22 maggio 2022
UNA FAMIGLIA VINCENTE – King Richard di Reinaldo Marcus Green
Con Will Smith, Saniyya Sidney, Demi Singleton

La vita di Richard Williams, un padre imperterrito che ha contribuito a formare due delle atlete più dotate di tutti i tempi, che hanno cambiato lo sport del tennis per sempre.
Un uomo con un obiettivo ben chiaro: far diventare le due figlie le migliori tenniste di sempre, o quasi. Richard Williams ha creato insieme alla moglie Serena e Venus le campionesse, con l’intento di farle diventare un esempio per una società più inclusiva, fino ai circoli più esclusivi di tennis, da sempre praticamente white only. Una storia vera, un successo di un personaggio eccentrico e come tale molto cinematografico che regala un personaggio su misura per Will Smith, in cerca di riscatto al cinema, che ha sposato il progetto diventandone il vero motore propositivo anche come produttore.

26-29 maggio 2022
LA FIERA DELLE ILLUSIONI – Nightmare Alley di Guillermo Del Toro
con Bradley Cooper, Cate Blanchett, Willem Dafoe

Willem Stanton Carlisle è un uomo senza passato che vaga per l’America della Grande Depressione e che viene assunto in un luna park itinerante, dove conosce Pete, un vecchio alcolista che una volta era un grande mentalista. Stan apprende i segreti di quell’arte, che metterà in pratica con grande successo con l’aiuto di Molly, la ragazza di cui si è innamorato.
Dopo il Leone d’oro veneziano e gli Oscar come miglior film e regia per La forma dell’acqua, Guillermo Del Toro torna dietro la macchina da presa esplorando il noir classico.
C’è una profonda ricerca cinefila ne La fiera delle illusioni, che guarda in maniera sorprendente al Fellini de La strada, che il regista omaggia apertamente in tutta la prima parte del film. La fiera delle illusioni è un raffinato divertissement che si lascia godere e che porta avanti anche una riflessione sulla natura umana e sull’ineluttabilità del destino.

2-5 giugno 2022
NOWHERE SPECIAL – Una storia d’amore di Uberto Pasolini
con James Norton, Daniel Lamont, Eileen O’Higgins

John ha davanti a sé pochi mesi di vita. Non avendo una famiglia, trascorre i giorni che gli restano a cercarne una nuova, perfetta, per il figlio Michael. Il padre deve imparare a morire, il bambino a vivere. Lo fanno tenendosi per mano nell’attraversare la strada che porta a scuola e quella che porta all’addio. Uberto Pasolini torna dunque sul luogo del trapasso, come in Still Life: non è più il dopo, ma il prima, e la sua penna è sottile e precisa, perfettamente inchiostrata nell’approccio ad un genere, quello del dramma sentimentale, che pochissimi perseguono con tanta frontalità e tale discrezione.
Il film è in mano ad un interprete eccellente, James Norton, e alla nitidezza delle inquadrature, alla loro temporalità estranea alla frenesia della vita urbana, sgombra da tutto ciò che è disavanzo o orpello cinematografico.

9 giugno 2022
L’UOMO DEI GHIACCI – The Ice Road di Jonathan Hensleigh
con Liam Neeson, Laurence Fishburne, Marcus Thomas

Ci sono uomini che guidano su delle strade che si formano sui laghi ghiacciati, e lo fanno con camion di svariate tonnellate. Quelle strade sono chiamate Ice Road, e c’è chi le percorre ad aprile, quando quei ghiacci stanno per sciogliersi. In America le chiamano missioni suicide. E non hanno torto. L’uomo dei ghiacci ci racconta una di queste missioni, quella di quattro uomini e una donna che percorrono una ice road in primavera per portare dei pesanti mezzi di soccorso e salvare dei minatori che sono rimasti bloccati in una miniera.
Uno di questi uomini è Liam Neeson e, se conoscete i suoi ultimi film, ci sarà azione e il nostro eroe senza macchia e senza paura si farà valere.
L’uomo dei ghiacci è uno di quei film che potremmo definire Action Neeson, che ormai è diventato un genere a sé e non delude mai.

 

13-16 gennaio 2022
COME UN GATTO IN TANGENZIALE – Ritorno a Coccia di Morto di Riccardo Milani
con Paola Cortellesi, Antonio Albanese, Claudio Amendola

Monika è stata arrestata perché le sue sorelle gemelle cleptomani hanno nascosto la loro refurtiva in un locale di sua proprietà. L’unica persona che può aiutarla è Giovanni, che riesce ad ottenere per lei una conversione di pena, dal carcere ad una parrocchia di periferia impegnata nel sociale. La parrocchia sorge proprio accanto al nuovo polo culturale che Giovanni sta contribuendo a lanciare, e la presenza costante di una “coatta della borgata Bastogi” risulta oltremodo imbarazzante per il politico radical chic con nuova fidanzata cacciatrice di sponsor.
Milani non si accontenta di ripetere la formula del film precedente, ma lavora sull’approfondimento delle storie e dei personaggi, arricchendo la trama di figure di contorno e consentendosi un vero affondo critico.

20-23 gennaio 2022
LA SIGNORA DELLE ROSE di Pierre Pinaud
con Catherine Frot, Fatsah Bouyahmed

Creatrice di stupende rose da competizione, Eve ha ereditato l’attività dall’amato padre ed è diventata un punto di riferimento nell’industria floreale francese. Ma la sua è una società piccola, che può contare sull’unico aiuto della fedele segretaria Vera; con le poche serre che gestiscono, le due non sono in grado di reggere il confronto con l’approccio industriale del concorrente Lamarzelle. Sull’orlo della bancarotta, Eve recluta tre nuovi stagisti per mettere in atto un piano rocambolesco che la aiuti a creare la rosa perfetta. La signora delle rose è un’ode alle cose da farsi in modo antico, alla bellezza da ricercarsi attraverso la lentezza, per i fiori come per l’arte e per la vita di tutti i giorni. Un bel momento per fare ordine nell’anima e scaldare il cuore.

27-30 gennaio 2022
PETITE MAMAN di Céline Sciamma
con Joséphine Sanz, Gabrielle Sanz, Nina Meurisse

La nonna di Nelly muore in una casa di riposo. Lei e i genitori raggiungono quella che era la sua abitazione per sistemarla per una probabile vendita. La mamma, Marion, ritrova ciò che possedeva quando era bambina e racconta di una capanna costruita nel bosco che si trova nei pressi dell’abitazione. D’improvviso poi parte lasciandola sola con il padre. Girovagando nel bosco Nelly trova una bambina che sta costruendo una capanna. Quella bambina si chiama Marion. Nelly e Marion, con la profondità dei loro sguardi, ci fanno percepire quasi sensorialmente ciò che da piccoli si può provare dinanzi al distacco e al timore della perdita. Sciamma ci suggerisce che, se ancora lo si può fare, conoscere di più sull’infanzia dei nostri genitori può aiutarci a capirli meglio e ad amarli di più.

3-6 febbraio 2022
NON ODIARE di Mauro Mancini
con Alessandro Gassmann, Sara Serraiocco, Luka Zunic

Simone Segre è un chirurgo con una ferita aperta. Da qualche parte nel suo background c’è un dolore che non passa e un padre ingombrante, sopravvissuto alla Shoah. L’omissione di soccorso alla vittima di un pirata della strada con la svastica tatuata sul petto travolge la sua vita e lo conduce fino a Marica, una giovane donna, figlia della vittima. Per mettere a tacere il senso di colpa assume Marica come collaboratrice domestica e si scontra con suo fratello, giovane camerata che non vuole saperne di ebrei ed emigrati.
Un esordio, questo di Mancini, che punta in alto, sonda i limiti del perdono e affida ad Alessandro Gassmann il suo ruolo più bello e viscerale. L’attore abita il dolore e lo restituisce con una performance rigorosa e implacabile nel rifiutare la grazia.

10-13 febbraio 2022
L’ARMINUTA di Giuseppe Bonito
con Sofia Fiore, Carlotta De Leonardis, Vanessa Scalera

Estate 1975. Una tredicenne diventa, senza che nessuno chieda il suo consenso, “l’arminuta” cioè la ritornata. Fa cioè ritorno a una famiglia biologica di cui non sapeva nulla. Passa da un’agiata esistenza piccolo borghese a una vita nelle campagne abruzzesi in cui regnano la povertà e la mancanza di cultura.
Giuseppe Bonito prosegue con rigore e con grande efficacia il suo percorso di indagine sulle dinamiche familiari e si confronta ora con il romanzo vincitore del Premio Campiello scritto da Donatella Di Pietrantonio. Bonito sa costruire la narrazione intersecando con maestria due piani: la vicenda dell’arminuta si radica nella realtà del dopo boom economico degli anni ’60, ma si estende anche a condizioni e costrizioni che purtroppo sussistono nel presente.

17-20 febbraio 2022
FREAKS OUT di Gabriele Mainetti
con Claudio Santamaria, Aurora Giovinazzo, Pietro Castellitto

C’è una guerra che brucia il mondo e i diversi. C’è un circo. Dentro al circo quattro freaks che strappano sorrisi all’orrore: Matilde la ragazza elettrica, Fulvio l’uomo lupo, Mario il nano calamita, Cencio il ragazzo degli insetti. A guidarli è Israel, artista ebreo. Assediati dai nazisti, decidono di imbarcarsi per l’America ma incontrano Franz, pianista tedesco e direttore artistico del Zirkus Berlin, con troppe dita e poco cuore. Franz vede il futuro e vuole cambiarlo: la Germania non perderà la guerra. A confermarlo sono i suoi deliri, a garantirlo i superpoteri dei quattro freaks. A Franz non resta che scovarli. Alla caricatura distruttiva del nazismo trionfante, Mainetti oppone quattro eroi popolari, poveri diavoli e nobili attori che maneggiano il grottesco con brio.

24-27 febbraio 2022
È STATA LA MANO DI DIO di Paolo Sorrentino
con Toni Servillo, Filippo Scotti, Teresa Saponangelo

Fabio è uno dei tre figli di Saverio e Maria, coppia della buona borghesia napoletana, circondata da vicini, parenti e amici che condividono allegria e problemi famigliari. Adolescente incerto sul futuro dopo un diploma di maturità classica ancora da conquistare, Fabio è circondato da un caleidoscopio domestico fatto di scherzi materni e stoccate paterne, di un fratello che sogna il cinema e una sorella che vive chiusa in bagno, più tanti personaggi che costituiscono un teatro partenopeo da far invidia ad Eduardo.
Si ride, tanto, in questa storia e in questa galleria di personaggi a volte grotteschi ma mai meno che umani. E Maradona è il nume tutelare ricorrente che manda segni da lontano, che fa ballare sui balconi un’intera città, che salva la vita e l’onore.

3-6 marzo 2022
LA PERSONA PEGGIORE DEL MONDO di Joachim Trier
con Renate Reinsve, Anders Danielsen Lie, Herbert Nordrum

Oslo. Julie ha quasi trent’anni e non ha ancora scelto la sua strada. È passata dalla medicina alla psicologia alla fotografia e ad ogni scelta si è accompagnata una relazione. Tutto cambia quando incontra Axel, autore di fumetti underground che hanno per protagonista un eroe politicamente scorretto. Julie va a vivere con Axel e si confronta con il mondo esterno, con il costante progetto di fare figli messo sul tavolo (da lui). Ma l’irrequietezza della giovane donna non è ancora terminata, e il destino riserverà sia a lei che ad Axel parecchie sorprese. Trier mette in scena il romanzo di Julie alternando un’ironia nordica e sottile ad un afflato romantico, vorticoso e irresistibile, perfetto per i nostri tempi, con un’eroina mai giudicante e mai giudicata.

10-13 marzo 2022
FRANCE di Bruno Dumont
con Léa Seydoux, Blanche Gardin, Benjamin Biolay

France de Meurs è una stella del giornalismo che brilla su un canale di informazione e nei reportage sul Medioriente. Priva di scrupoli e di qualsiasi valore deontologico, gestisce la sua famiglia come la sua équipe, con cinismo e je-m’en-foutisme. Ma un giorno tampona Baptiste, un povero diavolo che fa consegne a domicilio, e il suo piccolo circo mediatico collassa. La depressione è dietro l’angolo, il congedo pure. France ripiega su una clinica privata e progetta la redenzione davanti alle montagne svizzere e tra le braccia di un amante occasionale. Dietro la satira sociale idrofoba, resiste quell’arte singolare di Dumont di spingere gli attori fuori dalla loro zona di comfort. Bruno Dumont, con France, atterra bruscamente nel deserto del reale.

17-20 marzo 2022
LA RAGAZZA DI STILLWATER di Tom McCarthy
con Abigail Breslin, Matt Damon, Camille Cottin

Bill Baker, operaio petrolifero dell’Oklahoma, arriva a Marsiglia per stare vicino alla figlia Allison, da cinque anni in carcere dopo la condanna per un omicidio che dice di non aver commesso. Nel tentativo di dimostrare l’innocenza della figlia, Bill, frenato dalle incomprensioni linguistiche e culturali, s’imbatte nell’attrice Virginie, dalla quale si fa aiutare per traduzioni e ricerche. Poco alla volta l’uomo ritrova il rapporto con Allison e avvia una relazione con Virginie e la figlia Maya, nella quale vede l’occasione per redimersi dalle sue mancanze di padre. Matt Damon è protagonista di un dramma che dall’America profonda arriva al sud della Francia, facendo scontrare con delicatezza lingue, mondi e culture, in un film intimo e maturo come a Hollywood non se ne vedeva da tempo.

 

INCANTI – 1° parte

Incanto s. m. [der. di incantare1]. – 1. L’operazione di incantare con arti magiche, e la condizione di chi è incantato; incantesimo. Fig., fascino, forza di seduzione, anche atmosfera di magica dolcezza. Frequenti le espressioni per i., come per i., per arte di magia, in modo che ha del meraviglioso: mi comparve davanti, o si dileguò dalla vista, per i.; il dolore cessò come per i.; e, nell’uso fam., la locuz. avv. d’incanto, meravigliosamente.

30 settembre – 3 ottobre 2021  – COSA SARÀ di Francesco Bruni
Bruno Salvati (Kim Rossi Stuart), regista dalla carriera non certo promettente, separato e padre di due figli adolescenti, scopre di avere una forma di leucemia. La tragica rivelazione gli permetterà di cambiare il suo sguardo sul mondo e sulla bellezza della vita.
Giunto al suo quarto film da regista, lo sceneggiatore Francesco Bruni affronta una storia in parte autobiografica, portando sul grande schermo una sua personale esperienza di malattia. Bruni vela la condizione drammatica sottesa alla storia con un piglio ironico e disincantato, capace di affrontare il registro del dramma con tinte di leggerezza e disimpegno che in più di un’occasione fanno capolino. Il film si segnala per l’onestà di sguardo e dell’operazione, che svolge in chiave meta-cinematografica.

7-10 ottobre 2021 – CRUDELIA di Craig Gillespie
Estella (Emma Stone), cresciuta insieme a due ladruncoli dopo essere rimasta orfana, ha la grande occasione per dare una svolta alla sua vita: la Baronessa (Emma Thompson), la stilista più celebre di Londra, la sceglie per lavorare con lei. Estella dimostra un talento fuori dal comune, ma dentro di lei c’è un’altra personalità che potrebbe prendere il sopravvento.
Un po’ prequel de La carica dei 101, un po’ origin-story dedicato al personaggio di Crudelia De Vil (in italiano la ricordiamo nel classico d’animazione Disney come Crudelia De Mon), il film è una sorta di unione tra il Joker con Joaquin Phoenix e Il diavolo veste Prada.
Decisamente brillante nelle fasi iniziali, nella gestione del ritmo e nelle scelte della trascinante colonna sonora, Crudelia è un film divertente e “cool”.

14-17 ottobre 2021 – THE FATHER – Nulla è come sembra di Florian Zeller
Anthony (Anthony Hopkins) rifiuta categoricamente di lasciare il suo appartamento, nonostante il peso dell’età inizi a farsi sentire. Mentre cerca di dare un senso alla situazione che si trova a vivere, inizia a dubitare dei suoi cari, della sua mente e persino del tessuto della sua realtà.
Quello proposto qui da Zeller è un viaggio terrificante negli abissi della mente umana, capace di scuotere ed emozionare allo stesso tempo. Un film che sa giocare bene col fuori campo, con le aspettative del pubblico e con i nostri timori più reconditi, descritti in un film credibile e crudelmente realistico. Strepitosa prova di Anthony Hopkins ma tutto il resto del cast è pienamente all’altezza. Vincitore di due Oscar: miglior sceneggiatura non originale e miglior attore protagonista.

21-24 ottobre 2021 – RIFKIN’S FESTIVAL di Woody Allen
Mort Rifkin (Wallace Shawn), ex docente cinematografico, è sposato con Sue (Gina Gershon), addetta stampa di cinema. Il loro soggiorno al Festival di San Sebastián, è turbato dal sospetto che il rapporto di Sue con il giovane regista Philippe (Louis Garrel), oltrepassi la sfera professionale. L’atmosfera del luogo e i dubbi sulla fedeltà della moglie sono per Mort l’occasione per superare il blocco che gli impedisce di scrivere e per riflettere profondamente sulla sua condizione esistenziale.
Il “festival di Rifkin” è quello che il protagonista stesso ripercorre nella propria mente: l’espediente del sogno, rappresentato in bianco e nero, permette ad Allen di mettere in scena un omaggio cinefilo ai capolavori di Welles, Bergman, Godard, Truffaut, Buñuel e Fellini.

28-31 ottobre 2021 – I PROFUMI DI MADAME WALBERG di Grégory Magne
Anne Walberg (Emmanuelle Devos) è una maestra nel campo delle essenze profumate. Crea fragranze e le rivende a molte aziende. Con un atteggiamento da diva, egoista e prepotente, non trova nessuno che osi tenerle testa. Guillaume (Grégory Montel), il suo nuovo autista, è l’unico che però la affronta sempre a viso aperto e forse è questa la ragione per cui lei non lo licenzia.
Il regista ha lavorato con efficacia sull’aspetto psicologico dei due protagonisti, che presentano entrambi personalità forti. Il duetto tra l’autista e l’esperta di essenze è un gioco di scacchi.
“Nel mezzo della notte, ci facciamo domande; quando nulla dice più di sì; cerchiamo un angelo, desideri, profumi, miscele”. Sono le parole di una canzone di Gaëtan Roussel, autore della colonna sonora del film.

4-7 novembre 2021  IL FAVOLOSO MONDO DI AMÉLIE di Jean-Pierre Jeunet
Riproponiamo una commedia fiabesca cult, restaurata in 4k digitale.
Grazie al ritrovamento di una scatola nel giorno della morte di Lady D, Amélie Poulaine, cameriera in un bar di Montmartre, si convince di avere una missione: ritoccare il destino degli altri. Il regista Jeunet inventa una favola postmoderna e lo fa come ha scritto Matteo Bittanti (Cineforum n. 412, 2001), con un polifonico processo di ri-mediazione, mixando: cinema d’animazione; pittura e graphic design; fotografia (di Bruno Delbonnel) e riflessione sul medium fotografico; letteratura (Prévert, Perec…); estetica del videogioco e dei videoclip pubblicitari e la cinefilia, dalle origini del muto al digitale. Parigi, infine: quella di Clair-Renoir-Carné e e di Tati-Malle-Varda, dei fotografi Doisneau e Atget.

18-21 novembre 2021 – NOMADLAND di Chloé Zhao
Fern (Frances McDormand), donna sulla sessantina rimasta vedova, lascia la sua cittadina dopo una grave crisi economica, iniziando a viaggiare e a vivere all’interno del suo furgone. Come una moderna nomade, si muove al di fuori delle convenzioni sociali attraverso le lande desolate dell’Ovest americano.
Chloé Zhao, arrivata alla sua terza opera, prende spunto dal romanzo omonimo di Jessica Bruder per raccontare l’esistenza di una donna rimasta sola, che potrebbe trovare proprio nel contatto con altri “nomadi” come lei una nuova ragione di vita. Sfruttando le note di Ludovico Einaudi, la regista dà vita a un’opera sinuosa e suggestiva, un’elegia lirica dedicata agli outsider d’America. Tre premi Oscar: miglior film, miglior regista e miglior attrice protagonista.

25-28 novembre 2021 – UN ALTRO GIRO (Another Round) di Thomas Vinterberg
Esiste una teoria secondo la quale gli esseri umani sono nati con una piccola quantità di alcol già presente nel sangue (ma con un deficit congenito dello 0,05 %) e che, pertanto, una piccola ebbrezza possa aprire le nostre menti al mondo che ci circonda, diminuendo la nostra percezione dei problemi.
Rincuorati da questa teoria, Martin (Mads Mikkelsen) e tre suoi amici, tutti annoiati insegnanti delle superiori, intraprendono un esperimento per mantenere un livello costante di ubriachezza durante tutta la giornata. La sceneggiatura ha un piglio leggero e contiene dialoghi che presentano ricadute amare, paradossali e divertenti.
Il film si apre con una frase del pensatore danese Søren Kierkegaard (“Cos’è la giovinezza? Un sogno. Cos’è l’amore? Il contenuto del sogno”).

2-5 dicembre 2021 – IL CATTIVO POETA di Gianluca Jodice
Primavera del 1936. Al giovane federale Giovanni Comini (Francesco Patané), di stanza a Brescia, viene assegnato dal Segretario del Partito Fascista Achille Starace l’incarico di sorvegliare Gabriele D’Annunzio (Sergio Castellitto), da 15 anni rinchiuso nel Vittoriale, per raccogliere su di lui informazioni di ogni tipo. Comini da lì manda alla Casa del Fascio regolari rapporti su ogni attività del Poeta Vate.
Concentrandosi sull’ultima porzione della vita di Gabriele D’Annunzio e facendo di questo segmento biografico una precisa scelta di campo, Il cattivo poeta non è un un biopic ma un film sullo spegnimento tetro e sfuggente dell’icona dannunziana. Il film sceglie la drammaturgia a due voci, utilizzando il dispositivo narrativo della spia ma anche del rapporto allievo-maestro.

9-12 dicembre 2021 – IO SONO NESSUNO di Ilya Naishuller
Hutch, un agente super addestrato (Bob Odenkirk) vive una vita da uomo medio con moglie e figli, ma sarà la stessa società di “signori nessuno” a dettare il risveglio della sua vera natura. Io sono nessuno inizia pedinando la vita monotona e vessata dalla ripetitività di un nobody (nessuno). Un classico stereotipo del cinema che Ilya Naishuller sceglie di mostrare attraverso il montaggio, tagliando velocemente le stesse scene giorno dopo giorno con le espressioni sempre più derelitte del protagonista. Ma Hutch non ce la fa più a stare lontano dall’azione e dal combattimento. Sarà infatti l’azione, venata di umorismo e di una violenza grafica e acrobatica che sdrammatizzano l’intreccio, la vera protagonista del film, pieno di grandi numeri e moltissime invenzioni.

CORPI – 2° parte

8-11 ottobre 2020 – RICHARD JEWELL di Clint Eastwood

Richard Jewell (Paul Walter Hauser), una guardia di sicurezza per la AT&T, evita l’esplosione di una bomba alle Olimpiadi di Atlanta del 1996. Il suo tempestivo intervento salva numerose vite, rendendolo un eroe. Ma in pochi giorni l’aspirante alle forze dell’ordine diventa il sospettato numero uno dell’FBI, diffamato sia dalla stampa che dalla popolazione.
Alla base c’è un articolo di Marie Brenner, pubblicato nel 1997 su Vanity Fair, dal titolo American Nightmare: The Ballad of Richard Jewell, da cui Clint Eastwood ha preso spunto per raccontare la storia vera (seppur incredibile) del timido Richard Jewell. Un ennesimo “antieroe” della filmografia eastwoodiana. Il regista, a quasi novant’anni di età, firma un pesante atto d’accusa contro le forze di polizia americane e, soprattutto, contro i media, capaci con i loro pregiudizi di arrivare a distruggere delle vite umane.

15-18 ottobre 2020 – JOJO RABBIT di Taika Waititi
Jojo (Roman Griffin Davis) ha dieci anni, vive a Vienna con la mamma (Scarlett Johansson) e ha un amico immaginario dispotico: Adolf Hitler (Taika Waititi). Nazista fanatico, col padre “al fronte” a boicottare il regime e la madre a casa a fare quello che può contro di esso, è integrato nella gioventù hitleriana. Tra un’esercitazione e un lancio di granata, Jojo scopre che la madre nasconde in casa Elsa (Thomasin McKenzie), una ragazzina ebrea che ama il disegno, le poesie di Rilke e il fidanzato partigiano, Nathan.
L’attore, regista e comico neozelandese Taika Waititi s’insinua nel territorio sempre rischioso e scivoloso della satira sul nazismo realizzando una fiaba per tutti in cui la vicenda tragica della Shoah viene riletta con piglio solare e divertito – con omaggi all’universo visivo di Wes Anderson -, tra momenti esplicitamente parodici e evoluzioni drammatiche complessivamente dosate. Tratto dal libro Caging Skies, di Christine Leunens. Vincitore del premio del pubblico al Festival di Toronto e dell’Oscar per la miglior sceneggiatura non originale.

22 ottobre 2020 – FIGLI di Giuseppe Bonito
La vita di Nicola (Valerio Mastandrea) e Sara (Paola Cortellesi) scorre serena: un matrimonio felice con una splendida bimba. L’arrivo del secondo figlio, tuttavia, complica le cose. Figli, sceneggiato e ideato dal compianto Mattia Torre, storico autore della celebre serie Boris scomparso nel luglio del 2019 dopo una lunga malattia, è la conferma, purtroppo postuma, del talento di una delle migliori penne italiane della sua generazione. Diretto da Giuseppe Bonito, Figli, muove da un monologo teatrale, dal titolo I figli ti invecchiano. Il film è una commedia agrodolce in cui si respira tutto il talento di Torre nel miscelare il comico con il tragico e viceversa, tra battute fulminanti e situazioni in bilico tra risvolti paradossali, momenti esilaranti e toni malinconici. Figli è diviso in 8 capitoli (Il sonno, La pediatra guru, I suoceri, Josephina, La domenica, Le regole, La crisi, Le cose piccole).

SECONDA CHIUSURA DI TUTTI I CINEMA PER PANDEMIA COVID-19

NON PROIETTATI:

29 ottobre- 1 novembre 2020 – IL DIRITTO DI OPPORSI di Destin Daniel Cretton

5-8 novembre 2020 – DOPPIO SOSPETTO di Olivier Masset-Depasse

12-15 novembre 2020 – PICCOLE DONNE di Greta Gerwig

19-22 novembre 2020 – I MISERABILI di Ladj Ly

26-29 novembre 2020 – UNA INTIMA CONVINZIONE di Antoine Raimbault

3-6 dicembre 2020 – MISS MARX di Susanna Nicchiarelli

10-13 dicembre 2020 – CRESCENDO #makemusicnotwar di Dror Zahavi