5-8 gennaio 2023
LA STRANEZZA  di Roberto Andò
con Toni Servillo, Salvo Ficarra, Valentino Picone

Girgenti, 1920. Nofrio e Bastiano sono becchini, ma anche attori “dilettanti professionisti” intenti a mettere in scena la tragicommedia “La trincea del rimorso, ovvero Cicciareddu e Pietruzzu”. L’ottantesimo compleanno di Giovanni Verga riporta Pirandello alla sua città natale, e la morte della balia del drammaturgo favorisce il suo incontro con i due becchini.  Roberto Andò, regista e sceneggiatore, intesse un arazzo che intreccia linee narrative e ricordi letterari ma anche metacinematografici. La stranezza alterna la cupezza e i fantasmi dell’autore con la luminosità delle scene e la pirotecnia performativa degli attori, traducendo in immagini il lavoro di squadra fra chi crea letteratura e chi la porta in scena dandole carne, sangue e temperamento.

12-15 gennaio 2023
MAIGRET  di Patrice Leconte
con Gérard Depardieu, Jade Labeste, Mélanie Bernier

Una ragazza di provincia, giunta a Parigi piena di speranze, viene uccisa, e il commissario Maigret ha il compito di individuare il colpevole di quell’omicidio.
Basato sul romanzo di G. Simenon  “Maigret e la giovane morta”, Maigret sembra un adattamento classico, al limite del convenzionale, ma può contare su grandi risorse: la presenza dietro la cinepresa di Patrice Leconte, che colora la narrazione della tenerezza e la malinconia che caratterizzano tutto il suo cinema, e la corpulenza di Gerard Depardieu, che regala al suo Maigret una gravitas fisica e morale, portando in dono la sua immagine pubblica di “peccatore” in affanno e regalando al commissario una dimensione crepuscolare.

19-22 gennaio 2023
TICKET TO PARADISE di Ol Parker
con George Clooney, Julia Roberts, Kaitlyn Dever

Due star indiscutibili, una storia comica e sdolcinata, i paesaggi da sogno di Bali: è troppo? Il fatto è, e di questi tempi spesso ce ne dimentichiamo, che il cinema non è la realtà, e che spesso al cinema è bello vedere l’illusione, la magia, come dice Woody Allen. E allora va benissimo che in Ticket to Paradise l’ambientazione sia da sogno, gli hotel lussuosissimi, i matrimoni balinesi elegantissimi e a piedi scalzi sulla sabbia immacolata, che i conflitti siano all’acqua di rose e il finale scontato.
Nell’abbandono delle dimensioni urbane e frenetiche alla volta di paradisi tropicali c’è qualcosa che conosciamo bene e di cui si è parlato molto nei mesi scorsi, e che fa di quello di Ol Parker uno dei primi veri film post-Covid che arriva nei cinema.

26-29 gennaio 2023
LE BUONE STELLE – Broker di Kore’eda Hirokazu
con Song Kang-ho, Gang Dong-Won, Doona Bae

A Busan, una giovane madre decide di lasciare il figlio appena nato nella baby box di un ospedale. A intercettarlo sono però Sang-hyun e Dong-soo, che gestiscono un’attività clandestina di contrabbando di bambini. Con Broker  Kore’eda racconta una storia coreana che inizia a Busan e diventa poi un road movie itinerante.
Al primo posto mette la famiglia, organismo che va oltre i legami di sangue: famiglia vuol dire pathos, impegno e responsabilità, è un modo di resistere al sistema e alle sue storture sociali, con particolare enfasi sulle leggi per l’adozione e sulle politiche di welfare infantile. Broker si chiede e fa chiedere ai suoi personaggi cosa sia più giusto, esaminando i casi da diverse prospettive durante il viaggio sgangherato di una famiglia improvvisata.

2-5 febbraio
NOSTALGIA di Mario Martone
con Pierfrancesco Favino, Tommaso Ragno, Francesco Di Leva

L’amore viscerale per Napoli di Mario Martone, e di Ermanno Rea che ha firmato il romanzo “Nostalgia” sul quale il film di Martone è basato, permea ogni inquadratura di questa storia di (tentata) redenzione e di straziante rimpianto. Una storia che inizia con il peregrinare notturno di Felice per la città, perché Napoli si può (ri)conoscere soltanto a piedi, perdendosi per i suoi vicoli, e come annuncia la frase di Pier Paolo Pasolini che apre la narrazione, “la conoscenza è nella nostalgia: chi non si perde non possiede”.
Nostalgia è una storia d’amore e identità, una sinfonia mediterranea che racconta la gioia di riscoprire il proprio posto nel mondo e la difficoltà di fare in quel posto scelte di campo immanenti, più ancora che immutabili.

9-12 febbraio 2023
ASTOLFO di Gianni Di Gregorio
con Stefania Sandrelli, Gianni Di Gregorio, Simone Colombari

Gianni Di Gregorio con Astolfo sforna una commedia brillante e non priva di scene esilaranti, tra le quali figurano i diversi scontri con l’irritante parroco e l’arrogante sindaco, nonché le disavventure di Astolfo e della sua strana compagnia di amici. Non mancano tocchi di umorismo surreale tra fornelli che emanano fiamme alte due metri, aneddoti su orsi in fuga ed appuntamenti romantici imbarazzanti e momenti di grande tenerezza e candore.
In Astolfo Di Gregorio dimostra come la terza età non sia poi così dissimile dall’infanzia. Con i due protagonisti, si torna un po’ bambini ed un rapido sguardo, un silenzio imbarazzato o un sorriso inaspettato diventano attimi di gioia condivisa e creano facilmente empatia tra pubblico e personaggi.

16-19 febbraio 2023
LA RAGAZZA DELLA PALUDE di Olivia Newman
con Daisy Edgar-Jones, Taylor John Smith, Harris Dickinson

Una donna viene accusata di essere l’omicida di un uomo con cui ha avuto una relazione: man mano che il caso si sviluppa, il verdetto su ciò che è realmente accaduto diventa sempre meno chiaro, minacciando di rivelare i molti segreti che si nascondono all’interno della palude.
Tratto da un omonimo bestseller di successo, adattato per lo schermo da Reese Witherspoon in veste di produttrice e impreziosito da una canzone originale di Taylor Swift, La ragazza della palude di Olivia Newman mescola puro melodramma southern, una leggera suspense da giallo e un tocco di legal drama, ingredienti storici del cinema a stelle e strisce a cui si aggiungono un gusto molto contemporaneo per il racconto romantico e l’astuto casting di Daisy Edgar-Jones come protagonista.

23-26 febbraio 2023
TUESDAY CLUB – Il talismano della felicità di Annika Appelin
con Marie Richardson, Peter Stormare, Sussie Ericsson

Può un corso di cucina cambiarti la vita? Lo chiede allo spettatore la regista Annika Appelin, proponendo una storia semplice, deliziosa come i piatti che presenta, di amore per la vita, per la cucina e per se stessi.  Il tono prescelto è quello della commedia romantica culinaria, che per lo più incanta e intenerisce, poi si fa motivazionale e ricarica lo spettatore di energia positiva. Al suo debutto nel lungometraggio Appelin avanza un passo verso un cinema che mira a valicare lo schermo e farsi sensoriale, tentando di risvegliare i sensi di chi guarda con una storia romantica e di autoaffermazione semplice, eppure in grado di far sorridere, riflettere e sognare.

2-5 marzo 2023
L’ARMA DELL’INGANNO – Operazione Mincemeat di John Madden
con Colin Firth, Matthew MacFadyen, Penelope Wilton

Il cinema inglese ritorna dietro le quinte della Seconda Guerra Mondiale per raccontarci una delle operazioni di controspionaggio più rocambolesche della storia. Un’operazione segreta e lontana dalle strategie militari tradizionali, legata a filo doppio allo sbarco degli Alleati in Sicilia nel 1943. 
L’arma dell’inganno lascia fuori campo l’orrore della battaglia e penetra uno spazio interdetto, il backstage di un imbroglio di cui rompe intenzionalmente la magia per mostrarci come si fabbrica un trucco e si salva il mondo all’insaputa del mondo. E davanti alla loro incommensurabile solitudine, gli eroi di questa storia non hanno altra scelta che aggrapparsi alla finzione per esistere. Tra dolori intimi e dovere patriottico, i nostri faranno l’impresa.

9-12 marzo 2023
RIUNIONE DI FAMIGLIA (Non sposate le mie figlie! 3) di Philippe de Chauveron ‘
con Christian Clavier, Chantal Lauby, Ary Abittan

Torna una delle famiglie preferite dei francesi. Le quattro figlie dei cattolicissimi Verneuil, Claude e Marie, sono sposate con un nero, un arabo, un ebreo e un cinese. Nel terzo capitolo, per i loro 40 anni di matrimonio, Claude e Marie Verneuil organizzano una festa nella casa di famiglia. A sorpresa, le loro quattro figlie decidono di coinvolgere anche i rispettivi suoceri, dando vita così a una riunione di famiglia davvero movimentata.
Una saga che non smette di far ridere, capace di giocare con ironia e la benvenuta scorrettezza sulle incomprensioni e i paradossi della convivenza fra culture diverse all’interno della Francia, un manuale di progressismo per le masse, ben intenzionato ma meno scorretto di quanto vorrebbe far credere.