SULLE TRACCE DELLA SPERANZA

 

Voi che credete
voi che sperate
correte su tutte le strade, le piazze
a svelare il grande segreto…

 

 

Andate a dire ai quattro venti
che la notte passa
che tutto ha un senso
che le guerre finiscono
che la storia ha uno sbocco
che l’amore alla fine vincerà l’oblio
e la vita sconfiggerà la morte.

 

 

Voi che l’avete intuito per grazia
continuate il cammino
spargete la vostra gioia
continuate a dire
che la speranza non ha confini.

 

 

 

 

La parola poetica di David Maria Turoldo è una parola combattuta, sofferta, spezzata tra terra e cielo, tra uomo e Dio, nel continuo rincorrersi, riconoscersi, lacerarsi nel dubbio, nel desiderio. È una parola continuamente in cerca di una fede: la fede nell’uomo, innanzitutto; la possibilità di un ritorno alla luce nonostante il buio, il dolore, l’abisso. È una parola, quella di Turoldo, portatrice di dubbio, forza e speranza, che nascevano da un rapporto con un Dio che combatte con gli uomini, con la misericordia e l’amore; soprattutto se sono soli e poveri.

 

Fonte: Poesiadelnostrotempo.it

 

MGF