Diamo il via alla XXI Edizione del Concorso di Poesia “Sole d’Autunno, il tema proposto quest’anno è L’UOMO, LA TERRA E L’UNIVERSO IN UNA CONTEMPORANEITA’  CONSAPEVOLE. Come sempre, diamo spazio alle parole di Benedetta Sarrica che, anno dopo anno, promuove con sempre rinnovato entusiasmo questo progetto.

Il nostro “Sole d’autunno” continua la sua semina, e il desiderio di proporre ogni anno un tema nuovo è il nostro tentativo di riflettere su ciò che avviene nella nostra Società, sul nostro Pianeta, nell’Universo immenso che fatichiamo a percepire, in una contemporaneità che può sconvolgerci ma che è Vita.
L’indifferenza ci permette di snocciolare in pochi istanti tragedie e futilità che scalfiscono solo qualche secondo della nostra vita prima di allontanarcene con disinvoltura, ma la consapevolezza di una contemporaneità con tutto ciò che insieme a noi gira su questa Terra con perfezione armonica deve farci pensare a ciò che è esterno a noi, che ci appartiene e di cui spesso siamo responsabili.
Ignorare tutto ciò vuol dire perdere il senso del nostro vivere e del nostro essere Umanità, mentre la potenza infinita dell’Universo ci misura e ci giudica.
Ecco allora la nostra poesia del vivere e la meraviglia del nostro appartenere al mondo, ecco il fascino di respirare in quel mare immenso che è la Vita.
Riconoscersi nello scorrere dell’acqua che si dirige alla sua foce per essere Fiume.

Liana annodata ad un tronco
nel caldo equatoriale
mentre il sibilo del serpente cerca la preda
un bambino muore di fame
un uomo cerca avidamente la sua ricchezza
una madre piange, una partita è vinta
un adolescente si droga, una suora prega
un subacqueo scopre il tuo cuore
un’automobile uccide, qualcuno si riposa
e Tu
mantieni la tua rotta
con la forza di gravità
che ci incolla tutti allo stesso modo.

Benedetta Sarrica


REGOLAMENTO

Tema proposto: L’Uomo, la Terra e l’Universo in una contemporaneità consapevole.
Per la sezione bambini non è obbligatorio seguire il tema ma ogni insegnante può suggerire un altro tema e lasciare libertà di espressione.
Sezioni:
• Bambini (scuola primaria)
• Ragazzi (scuola secondaria di I grado inferiore)
• Adulti
1) Ogni partecipante può presentare un massimo di 2 componimenti. Le poesie devono essere scritte in lingua italiana, originali e non devono essere state già pubblicate in libro edito o premiate ad altri concorsi. Sono ammesse poesie comparse su antologie di altri concorsi, riviste o in internet.
2) Le poesie vanno consegnate in un unico plico presso il Teatro Fratello Sole (via M. D’Azeglio, 1 – Busto Arsizio) negli orari di apertura o spedite al medesimo indirizzo. In alternativa possono essere inviate via e-mail all’indirizzo: poesia@fratellosole.it e verrà inviato un messaggio di conferma ricezione.
3) Le poesie dovranno pervenire entro il 15 Marzo 2025
4) Consegna in forma cartacea: di ogni poesia devono essere inviate in una busta 7 copie anonime, dattiloscritte o fotocopiate. Devono riportare indicato chiaramente a quale sezione appartengono (adulti, ragazzi o bambini). Dovrà essere allegata una busta chiusa contenente i dati del partecipante: nome, cognome, età, telefono e indirizzo postale e (se disponibile) indirizzo email.
5) Consegna via e-mail: le poesie devono essere inviate singolarmente come file allegato in
formato doc o PDF. I dati del partecipante devono essere specificati nel testo dell’e-mail (nome, cognome, indirizzo postale, telefono).
6) La partecipazione al concorso è gratuita.
7) Le opere inviate non saranno restituite. Il Teatro non è tenuto ad alcuna comunicazione ai partecipanti non premiati. I risultati verranno resi noti tramite il sito internet del Teatro: www.fratellosole.it e ai premiati sarà data comunicazione. La Direzione non è responsabile di eventuali smarrimenti dei testi.
8) Il primo classificato di ciascuna sezione riceverà un Buono Acquisto del valore di 150 euro.
Il secondo e terzo classificato di ciascuna sezione riceverà un premio in libri. Tutti i premi sono gentilmente offerti dagli sponsor.
9) La direzione del Teatro si riserva il diritto di cambiare, non assegnare o modificare i premi a suo insindacabile giudizio
10) La premiazione dei vincitori per tutte le sezioni avverrà il 24 maggio 2025 alle ore 16.00 presso il Teatro Fratello Sole. Eventuali variazioni saranno comunicate.
11) Tutti i partecipanti al Concorso, presenti alla premiazione, potranno leggere la loro poesia.
12) Ai sensi della Legge 196/03 i concorrenti (e i rispettivi genitori) autorizzano l’organizzazione al trattamento dei loro dati anagrafici e biografici nell’ambito del concorso.
13) I partecipanti al concorso autorizzano a raccogliere in un eventuale volume le loro opere, pur conservando i rispettivi autori la proprietà letteraria delle stesse.
14) La partecipazione al concorso costituisce implicita accettazione di tutte le norme del regolamento.
15) Per quanto non previsto dal presente regolamento valgono le deliberazioni della Direzione del Teatro.


Ringraziamo per la collaborazione:

       

 

BUON LAVORO A TUTTI!

 

MGF

 

 

 

Si è conclusa, con la premiazione di sabato 25 maggio, la  XX edizione del Concorso di Poesia “Sole d’ Autunno”:  20 anni di emozioni, condividendo pensieri, immagini,  il coraggio di vivere, la  solitudine dei ragazzi e, in questo ultimi anni, anche l’affievolirsi della speranza e un mondo sempre più grigio. Il tema proposto ha interrogato i poeti  e le poesie hanno dato a  “silenzio e parola” una personificazione potente.  Il “silenzio” che  percepisce il rumore come sinonimo di guerra interroga tutti  e la poesia ne ha esaltato tutta la tragicità. La Parola, con la sua profondità, con i suoi colori e con la sua armonia ha sottolineato le incomprensioni tra generazioni e la necessità urgente di trovare linguaggi che si capiscano.

Ecco tutti i vincitori:

 

SEZIONE BAMBINI
3° classificatI (ex equo): Antonio Capasso, Lucrezia Della Torre, Ludovica Mazzoni, Luca Peluso, Giuditta Pirovano e Vittoria Russo – LA MORTE DELLE FOGLIE
3° classificato (ex equo): Sofia Leoni, Rebecca Rimoldi, Davide Gonzo, Michele Giusti, Roberta Pagano e Giulia Cutaj – PER FARE IL SILENZIO
2° classificato: Michael Di Natale – ASCOLTO
1° classificato: Giorgia Vassallo, Rachele Casoni e Agnese Tozzi – CILIEGIO

 

 

 

SEZIONE RAGAZZI
3° classificato (ex equo): Anita Ascolese – IL TUO SILENZIO E LE TUE PAROLE
3° classificato (ex equo): Remo Capponi – SILENZIO ASSORDANTE
2° classificato: Aurora Tartamella – POMERIGGIO D’AGOSTO
1° classificate: Sabrina Almachi e Gabriella Diaz – IL MIO SILENZIO PARLA

 

 

 

SEZIONE ADULTI
3° classificato (ex equo): Marisa Trentini – GRATITUDINE
3° classificato (ex equo): Pietro Baccino – NEL SILENZIO
2° classificato: Elisa Malvoni – NON MI SOLLEVERA’ UN VERBO DI MOTO
1° classificato: Paolo Zanasi – TERRA SANTA – DENTRO

 

 

 

A tutti vanno i nostri complimenti e i nostri ringraziamenti!

Benedetta Sarrica

 

MGF

PRIMO CLASSIFICATO

Paolo Zanasi

MOTIVAZIONE:

Metro: versi liberi, rime sciolte.
Vibrante nella sua iconica espressione, la lirica percorre i dolori e le speranze dell’umanità affacciandosi all’inaudito attraverso la climax.
Come un dettaglio cinematografico, il titolo presenta una efficace durezza fonica che si ritrova nei primi sette versi dove l’allitterazione della r e della t appaiono come presagio di morte.
Il distico finale cambia tutto abbandonando le due consonanti e, attraverso la sineddoche dell’ulivo, schiude a un nuovo mondo, a un’altra vita.

 

TERRA SANTA – DENTRO

Se le religioni taceranno
resteranno le pietre,
lanciate, che gridano
resterà l’onda scura, di notte,
che solleva un varco nel mare
resterà l’ulivo doloroso
a piegarsi nel giardino
e la luce abbagliante nel sole
su una tomba aperta.

 


SECONDA CLASSIFICATA

Elisa Malvoni

MOTIVAZIONE:

Nell’attuale vivere frenetico in cui tutto è corsa, e trova certezze della vita parallela proposta dall’etere, chi vive al margine della modernità si trova emarginato.
Ma il suo silenzio, la sua solitudine non hanno voce? Qual è il confine tra l’io e il noi? Tra ciò che è giusto o sbagliato?
La poesia ben illustra il disagio di chi chiede di essere libero di seguire la linea tracciata da abitudini e modelli di comportamento forse obsoleti, ma non per questo meno validi e veri, che hanno forgiato la generazione che ci precede e che ha come riferimento un sentire etico e spirituale profondo.

 

NON MI SOLLEVERÀ UN VERBO DI MOTO

Proseguire per voi è lieve:
avete Google, è così pratico,
avete la strada più breve,
il completamente automatico,
la risposta pronta
e anche la domanda vi è suggerita.

A me la cognizione giunge al buio,
mi aspetta distesa sul divano
tiepido stagno
a far germogliare piano
il mio pensiero inedito.

Mentre lo sto incubando
tra la felpa infeltrita e la coperta,
non mi solleverà un verbo di moto.
Alle vostre scomode parole
cambierò posizione, solo un poco.

 


TERZO CLASSIFICATO EX AEQUO

Pietro Baccino

MOTIVAZIONE:

Versi liberi, lineari, musicali per raccontare l’impotente consapevolezza di fronte alla scomparsa di qualcosa (una persona? la poesia?) scivolata via senza un cenno, dissolta nel vento come bolle di sapone, lasciando ferite dolorose.
Rimarrà solo un bozzolo di silenzio, dove inutili, a quel punto, saranno le parole.

 

NEL SILENZIO

Neppure mi sussurri
un debole saluto,
quando il sole accarezza i tuoi capelli.

E nel silenzio parti,
vai lontana
così, come svaniscono
le bolle di sapone.

T’involi nella brezza
che respira sul mare
e lambisce ferite di salsedine.

E che farò, quando non ci sarai,
di queste mie parole, chiuse al buio?

Sarò anch’io nel silenzio.


TERZA CLASSIFICATA EX AEQUO

Marisa Trentini

MOTIVAZIONE:

Ritrovarsi come l’unico ospite che percorre la navata della chiesa vuota, porta a riscoprire l’altare-mensa e il significato profondo dell’inginocchiarsi con gratitudine davanti al mistero di Dio. In quel momento si colma la distanza del cuore, restituendo il senso stesso della nostra religione che è accoglienza, perdono, ascolto. Non ci sono altre parole, se non quelle di questa lirica, per spiegare come abbandonarsi al silenzio interiore e alla gratitudine verso Dio possa restituirci a quella appartenenza mai del tutto dimenticata.

 

GRATITUDINE

La porta si apre a fatica,
è scura, pesante.
Dentro, l’aria sa di nubi.
Conto i miei passi lenti,
sono corti, sempre uguali.
Piccole fiamme tremolanti
danzano nella penombra,
appartate e silenziose.
Senza un rumore attorno
non ho paura, solo non so
dove posare gli occhi.

Scelgo di seguire la luce
e incontro l’altare.
E’ una tavola aperta,
imbandita, immersa nel chiarore
e io sono lì, unico ospite,
senza invito né doni da offrire.
Le ginocchia si piegano
sopra il marmo freddo
e rimango immobile
a cercare le parole.
I pensieri si ammassano confusi,
indietreggiano e si sorpassano.

Voglio raccontarmi
ma non trovo il principio…
Mi schiarisco la voce,
alzo lo sguardo
e sento che provengo da terre lontane.
“Grazie”, pronuncio sottovoce.
Mi sorge un sorriso limpido
e le parole si fanno d’un tratto
docili e sconfinate.

MGF

 

 

PRIME CLASSIFICATE

Sabrina Almachi e Gabriella Diaz

MOTIVAZIONE:

In un mondo che troppo spesso ci sommerge di rumori, suoni, voci, parole, il silenzio rappresenta, per le giovani poetesse, un momento intimo, prezioso.
Il testo poetico, equilibrato nel ritmo e nelle immagini, si struttura in strofe di tre versi ciascuna, il cui incipit è “il mio silenzio” , che parla e racconta, urla e grida, racconta e svela le paure e le insicurezze e il bisogno di certezze e i sentimenti che le parole non sanno esprimere.
Proprio l’uso delle “e” a inizio dei versi vuole sottolineare l’ansia, il desiderio, la necessità di comunicare e di essere compresi.
L’ultima strofa è un invito rivolto a una persona in particolare “il mio silenzio ti chiama”, perché sappia ascoltare, sentire e anche capire il significato di quel silenzio.

 

IL MIO SILENZIO PARLA

Il mio silenzio parla
e racconta di notti insonni
e della paura di non farcela.

Il mio silenzio urla
e grida le mie insicurezze
e il mio bisogno di certezze.

Il mio silenzio racconta
e svela quello che le parole
non riescono a dire.

Il mio silenzio ti chiama
e se lo ascolti bene
lo potrai sentire.

 


SECONDA CLASSIFICATA

Aurora Tartamella

MOTIVAZIONE:

Passeggiando nel bosco, i pensieri si rincorrono solo interrotti da un fruscio di foglie; ritorna l’attenzione, il desiderio – la tentazione- di dare un nome alle cose e alle emozioni.
Ma subito le parole appaiono inutili, perché è nel silenzio che ci si rigenera.
Interessanti riflessioni, espresse con una certa eleganza, con pause e spazi che sottolineano l’incedere lento e il lento progredire del pensiero verso una nuova consapevolezza.

 

POMERIGGIO D’AGOSTO

Nell’assolato silenzio
pensieri diluiti scorrono
e si accavallano.

All’improvviso
un fruscio di fronde,
l’atavico respiro del mondo.

Riemergo.

Immagino.

Parole da inventare per spiegare ciò che sento
parole per dar voce ai miei pensieri.

Inutili parole.
Superbo tentativo di dare un nome ad ogni cosa

in questo solitario silenzio
che mi rigenera.

 

 


TERZO CLASSIFICATO EX AEQUO

Remo Capponi

MOTIVAZIONE:

La lirica mette in evidenza una profondità di pensiero veramente straordinaria per un ragazzo.
La prima parte della poesia esprime la tragicità dell’evento, anche grazie all’utilizzo delle anafore (non…non, mi hanno…mi hanno) e dei termini, drammatici nella loro precisione.
La seconda parte apre alla speranza che non tutto sia avvenuto invano e che gli uomini trovino il coraggio di continuare ad agire per la pace e la libertà.
L’ autore esprime infine la certezza che la morte di Alexsej sia stata una sconfitta per “loro”, i suoi assassini.

 

SILENZIO ASSORDANTE

Non ero un criminale,
non un assassino,
neanche un ladro.
Ero un semplice uomo,
che esprimeva le proprie idee.

Mi hanno avvelenato, arrestato.
Mi hanno fatto perdere un’identità.
Mi hanno tolto la voce, in un paese
dove il silenzio regna,
tanto quanto la paura.
Mi hanno ucciso.

Le mie parole di pace e libertà spazzate via come
un uragano fa con una casa.
Avevo un obiettivo: portare la libertà in un paese soggiogato.
Non ci son riuscito….
O forse no.

La mia morte ha dato coraggio,
ha dato speranza,
è stata una sconfitta per loro.
Rimarrò un pensiero fisso nella sua testa,
un’ombra funesta in un profondo abisso.

 

(In memoria di Alexsej Naval’ny)


TERZA CLASSIFICATA EX AEQUO

Anita Ascolese

MOTIVAZIONE:

La poesia contrappone il tempo del “prima” e del “dopo” col silenzio che distingue fasi di vita e di conoscenza del prossimo e del mondo intero.
Le parole non dette nascondono tutti quei pensieri che possono essere comunicazione silenziosa, intuita, immaginata e capace di trasmettere sensazioni immediate.
C’è, però, un momento in cui tutto tace davvero e viene meno quella corrente positiva e sotterranea, di certezze e di valori. Non resta, allora, più nulla di umano, di affettivo, di vero e accade così che la parola, caratteristica fondamentale dell’essere umano, scompaia.

 

IL TUO SILENZIO E LE TUE PAROLE

Prima,
nel tuo silenzio
sentivo le tue parole,
le tue parole silenziose e mute.

Prima,
nel tuo silenzio sentivo tutto
tutto quello che non mi hai mai detto.

Prima,
nelle tue parole
sentivo i tuoi silenzi
i tuoi silenzi rumorosi.

Ma ora non sento più niente,
né silenzi
né parole.

 

MGF

 

 

 

PRIMI CLASSIFICATI

Giorgia Vassallo – Rachele Casoni – Agnese Tozzi

MOTIVAZIONE:

Frammento di squisita sensibilità e freschezza capace di cogliere attimi della realtà con fragile tenerezza e in grado di attuare una sorprendente sintesi tra osservazione intuitiva e attività mentale, tra sentimento e intelletto.
Le foglie e i fiori cadono dal ciliegio con un distacco privo di tragicità danzando lievemente nella brezza, quasi consapevoli che li attende un prato soffice e verde che sembra alludere a nuove speranze di vita.

 

CILIEGIO

Il ciliegio
alla brezza oscilla.
Cadono
foglie e fiori
danzando lentamente
sul prato verde.

 


SECONDO CLASSIFICATO

Michael Di Natale

MOTIVAZIONE:

Il giovane poeta utilizza solo quattro versi per contrapporre in modo efficacissimo quattro momenti di “ascolto” che attraversano la vita quotidiana dei nostri bambini: la musica, lo squillo di una tromba, strumento musicale che l’attraversa primeggiando, e un rumore simile, ma lacerante, lo scoppio di una bomba. Accade così che in poche parole emergano insicurezze, ansie e quel timore nascosto che la guerra, neppur troppo lontana, incute. Le parole sono semplici, ma tutto il componimento è ricco di pathos e richiama gli adulti al loro dovere di offrire sicurezza e costruire la pace.

 

ASCOLTO

Ascolto Musica
mentre c’è silenzio di tomba,
ma poi suonano la tromba
è lo scoppio di una bomba.

 


TERZI CLASSIFICATI (EX EQUO)

Sofia Leoni – Rebecca Rimoldi – Davide Gonzo – Michele Giusti – Roberta Pagano – Giulia Cutaj

MOTIVAZIONE:

Giocare, come sanno fare i bambini, ma giocare con le parole: un acrostico fuori norma, con le iniziali a fine verso anziché all’inizio. Immagino questi bambini che affrontano insieme la ricerca attenta, puntuale di sostantivi e immagini che evochino i tanti significati del silenzio, uno per ogni lettera e tutti pregnanti, adeguati, non scritti a caso.
C’è il silenzio della solitudine, quello delle emozioni non espresse, del lamento, della noia o della nostalgia e quello imposto dall’autorità dei “grandi”: zitto! …
Poi c’è, invece, quel silenzio bello che si forma quando le parole inutili tacciono e rimane il reciproco ascolto e il rispetto per l’altro.

 

PER FARE IL SILENZIO

Per fare il silenzio
si prende una S
come solitudine
Poi si prende una I
come impossibile da ottenere
Poi si prende una L
come un lamento lontano
Poi si prende una E
come emozioni non espresse
Poi si prende una N
di noia e nostalgia
Poi si prende una Z
come un “zitto” gridato da un adulto
Poi si prende un’altra I
come isolamento
Infine si prende una O
come l’oscurità della notte
Si mettono insieme
senza altre parole inutili,
senza incomprensioni,
senza neanche un pizzico di ostilità
ed ecco che si forma il silenzio
e con lui l’ascolto e il rispetto.


TERZI CLASSIFICATI (EX EQUO)

Antonio Capasso – Lucrezia Della Torre – Ludovica Mazzoni – Luca Peluso – Giuditta Pirovano – Vittoria Russo

MOTIVAZIONE:

Uno sguardo malinconico sul passaggio di stagione, che pure ci regala i colori fantastici delle foglie, che cadono “con un ultimo lamento di dolore” e giacciono sul manto erboso, formando “una coperta di emozioni”.
Ormai fragili e “arrese al freddo”, dopo un ultimo respiro tacciono per sempre.
Sono davvero suggestive e poetiche le immagini che, attraverso la personificazione, colgono la bellezza e la malinconia dell’autunno.

 

LA MORTE DELLE FOGLIE

Albero che ti tingi di mille colori,
cadono le tue foglie
con un ultimo lamento di dolore.
Una coperta piena di emozioni
ricopre il suolo
ormai privo di vita.
Le tue foglie,
fragili come carta velina,
giacciono sull’erba,
arrese al freddo:
con un ultimo respiro,
prima di tacere.
Per sempre.

 

 

MGF