Proseguono gli appuntamenti del percorso SULLE VIE DELLA BELLEZZA, venerdì 29 aprile alle 21.00 con il teatro sacro
EMMAUS
IL POSTO DEI NON RICORDI
di Giulio Minuscoli e Umberto Zanoletti con Romina Alfieri e Giovanni Soldani e la regia di Umberto Zanoletti.

Ecco come ci viene presentato dalla Compagnia:

“Un uomo e una donna, una sera qualsiasi della fresca primavera palestinese.
Aspettano Ieshu, un amico con il quale hanno condiviso l’infanzia, tanti giochi, mille parole.
L’incontro però è turbato dai fantasmi di una tragedia vicina, annunciata dalle voci insistenti e confuse della gente.
Poche ore e la profezia si avvera: la morte di Ieshu porta via i giorni più belli di un passato felice e getta la coppia in un fiume in piena, le cui acque dirompenti dilavano gli argini delle loro povere anime. Li fa smarrire l’uno all’altra; niente cui appigliarsi, neppure il loro reciproco amore, nemmeno il ricordo di emozioni comuni.
Devono trovarsi, ritrovarsi.
Si mettono in viaggio tra centomila sentieri di polvere, sole e parole, con l’illusione di scalare la montagna che opprime il loro cuore inquieto.

L’incontro con uno straniero li risveglia dal torpore, dissolve la loro angoscia.
Le sue parole sono buone, luminose, e i suoi gesti, come una detonazione improvvisa: gli occhi si aprono, il loro cuore conosce un calore nuovo.
Dentro di loro si riaccende la speranza.
Finalmente l’Epifania.”

 

 

Qui vi proponiamo un estratto:

https://www.youtube.com/watch?v=QRkj7NEiTaM&t=4s

Teatro Minimo viene fondato ad Ardesio (Bg) nel 1994 su iniziativa di Umberto Zanoletti, esperto di teatro musicale, diplomato in regia alla scuola di specializzazione in comunicazioni sociali dell’università cattolica di Milano.

Oggetto della ricerca di Teatro Minimo è il tentativo di unire la sobria oralità del teatro di narrazione ad un tessuto sonoro che si ispira alla musica naturale della quotidianità, trasformandola, adattandola alla voce del racconto.
In stretta connessione con la ricerca e la produzione teatrale, Teatro Minimo sviluppa da alcuni anni un progetto pedagogico-culturale sul territorio che si realizza in laboratori di espressività corporea tenuti presso numerose scuole e istituzioni sociali, pubbliche e private.

Inoltre Teatro Minimo cura la direzione artistica di SCENA VARIABILE, rassegna di teatro di vario genere, COME D’INCANTO, rassegna di teatro di strada, ESTATE IN PIAZZA e ESTATE TUTTI I GUSTI, rassegne di spettacoli non solo teatrali.

Conosciamo bene la Compagnia Teatro Minimo, per averli già visti esibirsi con successo sul nostro palco a settembre con Francesco di Terra e di Vento, e attendiamo con rinnovata aspettativa questa serata. Consigliamo la prenotazione.

Non mancate!

MGF

Per prenotare:

https://ticket.cinebot.it/fratellosole/

 

Sabato 26 marzo un appuntamento al Fratello Sole per uno spettacolo realizzato e prodotto dalla A&G production Ciak Si Gira, con un tema molto impegnativo: la povertà e la discriminazione sociale.

Il gruppo “ A&G Production Ciak si gira” è un’associazione Onlus che si è costituita con lo scopo principale di diffondere messaggi di alto profilo etico e pedagogico per stimolare riflessioni ed  “educare” contro ogni forma di razzismo, discriminazione ed ingiustizia, tramite lo straordinario mezzo cinematografico che permette di rappresentare in modo plastico ed immediato le emozioni coinvolte, anche con la provocazione, che suscita un’immediata reazione.
A&G Production “Ciak si gira” produce ogni anno una fiction che tratta un problema di grande rilevanza sociale, con l’aiuto di Istituzioni pubbliche che entrano a far parte del loro cast.

Il loro laboratorio cinematografico elabora i messaggi da veicolare, ne individua i personaggi  e studia le interpretazioni per i vari protagonisti, cerca i luoghi  delle location per le riprese e infine il filmmaker compie il montaggio delle fiction con le quali affrontano e hanno affrontato temi importanti come la disabilità, l’educazione, la condizione femminile, l’omosessualità e il disagio giovanile.

Ecco come loro stessi presentano RITORNO AL BARATRO:

“Da quando l’umanità ha inventato il denaro nell’ VIII secolo A.C. per semplificare lo scambio di beni e servizi, è nata anche la povertà, contrapposta alla corsa per l’accaparramento sfrenato della ricchezza da parte di coloro che hanno avuto il coraggio di sfruttare gli altri. La nostra fiction vuole denunciare le enormi difficoltà di coloro che vivono nell’indigenza e dei moltissimi cittadini che perdono il lavoro a causa di ingranaggi perversi in cui è incastrata l’economia globale. Vogliamo sensibilizzare l’opinione pubblica per contrastare pregiudizi intollerabili nei confronti di chi è costretto a perdere anche la propria dignità e il benessere psicologico. Hanno collaborato con noi benemerite Istituzioni pubbliche: Siticibo del Banco Alimentare della Lombardia; Croce Rossa Italiana di Busto Arsizio, Unità Cinofila Tequila della Protezione Civile di Busto Arsizio, che sono entrate nel nostro cast, ognuno con la propria preziosa competenza. La fiction mette in evidenza la sensibilità, la disponibilità e la generosa abnegazione dei volontari che si prodigano per l’inclusione sociale dei soggetti più svantaggiati e che spesso riescono a trovare la soluzione dei loro problemi.”

Le riprese e il montaggio della fiction sono di Gianni Rossi, mentre la sceneggiatura e la regia sono affidati ad Amalia Ignazi.

L’ingresso è libero e le prenotazioni per assistere a questo evento verranno prese nella portineria della Parrocchia S. Cuore in P.za Gentile Mora, 1.

Vi aspettiamo

MGF

 

 

 

Nel continuare il nostro percorso sulle Vie della Bellezza, vogliamo regalarvi un momento di riflessione intitolato “Il caso Giuda”, un’opera di Angelo Franchini, da lui stesso scritta e interpretata con la quale ci inviata a guardare la figura di Giuda, senza pregiudizi, con lo sguardo amorevole di Gesù.
Un’occasione unica per vivere un momento personale di introspezione a poche settimane dalla Pasqua.

 

 

 

 

Giuda è accusato e condannato, da sempre, per il tradimento e il suicidio. Ma un misterioso avvocato vuole riaprire il caso. Perché nuovi dubbi emergono. Omissioni, prove inesistenti, silenzi. E Gesù ha perdonato così tanta gente, non ha perduto nessuno: Lui, la Misericordia in persona,forse non ha perduto neanche questo “nostro fratello”…
Credete che sia soltanto la solita storia? Credete che poi tutto tornerà come prima?
Serenamente… Rassicurante… Chissà, forse non sarà più possibile.
Perché questa è la stessa lunga notte di allora.
Cattiva…e… “…il figlio della perdizione… il diavolo…” …Giuda… è qui !!!

 

 

Angelo Franchini è di una semplicità e di una modestia disarmanti. Quando recita però diventa un gigante. Non solo interpreta una parte; diventa i suoi personaggi. I testi, scritti da lui, propongono riflessioni, pensieri e dubbi su tanti misteri. Sono presentati in un modo così partecipato e vissuto che quasi impongono allo spettatore di entrare nella scena per chiedere qualcosa o per dire la sua nei ragionamenti e nelle discussioni che si vanno sviluppando. Stupisce poi l’abilità nel sincronizzare, senza l’aiuto di tecnici, la recitazione con la base musicale e i vari effetti sonori.

Angelo è nato a Premosello Chiovenda (Provincia del Verbano-Cusio-Ossola) il 2 Agosto 1963. La sua storia teatrale inizia in un paesino del novarese nel 1981, quando entra a far parte della sacra rappresentazione sui “Misteri Gaudiosi”, ideata da un parroco, Don Pino Sacco. Il gruppo, che ha preso il nome di Gedeone, inizia ad autogestirsi: i giovani, oltre a recitare, i ragazzi si occupano di ogni aspetto (luci, musica, scene, costumi, trucco, organizzazione). Angelo cerca di coordinare il tutto e di allestire i copioni. Nel 1998 inizia il percorso solista con “Testimoni oculari”: dieci personaggi rivivono il loro incontro con Cristo. Lo spettacolo è bene accolto, in particolare nelle parrocchie della diocesi di Milano e in tutta la Lombardia, e segnalato dal Comitato Teatro della Fom di Milano (oggi Gatal). Nascono poi in successione: nel 2000 “Piccole luci nell’Infinito”, i Misteri del Rosario, nel 2002 “Caino o Abele?”, la parabola dei due fratelli, nel 2005 “Una sera qualsiasi”, la storia di un presepio.
I tour si allargano, dalla Lombardia prima al nord e poi a tutta l’Italia. Sono di questi anni i contatti con media e festival nazionali, diocesi, famose case editrici che pubblicano “Testimoni oculari” e “La guardia di notte”, testo sulla notte di Pasqua vincitore di un concorso nazionale.
Contemporaneamente recita anche nel teatro di prosa in spettacoli semi-professionistici, tra cui “Tre sull’altalena” di Lunari, “Due dozzine di rose scarlatte” di De Benedetti, “L’avaro” di Goldoni, “Aggiungi un posto a tavola” di Garinei e Giovannini.
Insomma tutto pare decollare verso una pur minima “notorietà”, ma non sarà così.
A questo punto Angelo inizia un percorso particolare: le sue diventano vere e proprie “indagini. Escono: dal 2007 “Il tremendo silenzio di Maria”, la vicenda di un mendicante, dal 2011 “Sul finire della notte”, la notte e la nebbia sul lago, dal 2013 “I Magi: un viaggio lungo un sogno”, l’incontro tra le tre fasi della vita, dal 2015 “Il caso Giuda”, il tradimento e il suicidio nelle nostre esistenze, dal 2018 “La congiura”, il complotto contro la verità e la risurrezione, dal 2021 “Perché mi hai abbandonato?”, inchiesta su quelle parti del Vangelo di cui nessuno parla mai, in particolare dei chiusi fuori.
Nel 2021 porta anche un incontro dal titolo “Maria e Giuseppe 2.0”, la coppia più famosa della storia nella loro più aggiornata e recente versione. Non considerato dai circuiti “alti”, rimangono a chiamarlo, ancora oggi, soltanto un gruppo di cari amici benefattori (parroci, suore e laici) “di strada”.

 

Angelo non è un attore, uno scrittore, un regista… insomma non è un artista. Non ha partecipazioni particolari a grandi manifestazioni, vittorie, premi. Non ha alcuna intenzione di predicare o dare insegnamenti.
Angelo semplicemente scrive e realizza indagini tratte dal Vangelo, su questa esistenza che ci sta capitando, chiamata “vita”.

Angelo Vi aspetta numerosi!

 

L’ingresso è libero, ma consigliamo la prenotazione:

https://ticket.cinebot.it/fratellosole/

 

Venerdì 18 marzo alle 20.30 l’associazione Mai Paura Onlus organizza una vera e propria notte delle stelle, con l’evento CIAK SI GIRA – Emozioni dietro la telecamera.

In occasione della prima proiezione di questo cortometraggio  brillerà sul RED CARPET una vera parata di stelle: i ragazzi delle Associazioni del Territorio, attori per un giorno, sfileranno in abito da sera e poi arriveranno tutti nel nostro  teatro pronti per la proiezione di “Ciak si gira: emozioni dietro la telecamera”, firmato Mai Paura e Cactus Production, in lavorazione ormai da un anno.

 

Mai Paura Onlus nasce nel 2019 da un progetto di Mai Paura la Farmacia Oncologica per dare supporto ai pazienti oncologici e alle loro famiglie. Obiettivo di Mai Paura Onlus è essere al servizio della persona e favorire il suo Ben D’Essere.
Diffondere, in modo positivo, pratico e fruibile a tutti la filosofia del “vivere il meglio possibile”, il Ben D’Essere appunto, se quindi non si può togliere il male (una malattia, una disabilità, un disagio) si può favorire il bene e promuovere la giusta qualità di vita.
Mai Paura Onlus porta emozione a chi ne ha bisogno, a chiunque e sempre.
“Se la persona è il centro, l’emozione è tutto”.

Parole chiave di Mai Paura Onlus:
IMPEGNO sempre e comunque
RISPETTO per chi è in difficoltà
EMOZIONE ricchezza della vita
GRATUITA’ per tutti
RETE perché solo uniti si può.

 

Il progetto “Ciak si gira” è iniziato lo scorso anno in collaborazione con le attività commerciali del territorio e ha visto i ragazzi oncologici e con disabilità diventare “attori per un giorno”, protagonisti delle riprese effettuate da Matteo Ballardi e Federica Crippa di Cactus Production e montate dagli studenti dell’Accademia Cinematografica “Michelangelo Antonioni” di Busto Arsizio.

 

 

I ragazzi vi aspettano allora al Fratello Sole, rigorosamente con un dress code elegante per vivere una vera notte da Oscar!

LA BELLEZZA E’ GIOVANE

Lunedì 21 febbraio, alle ore 21.00, ritornano gli appuntamenti con la Bellezza del programma culturale 2021/22 del Cinema Teatro Fratello Sole, con tema conduttore: Sulle Vie della Bellezza. Insieme, in cammino, per una cultura come ricchezza dell’umano e del credo.

E’ la volta di Don Alberto Ravagnani con l’incontro dal titolo LA BELLEZZA E’ GIOVANE

 

Don Alberto Ravagnani, nato in Brianza nel 1993, è stato ordinato prete nel 2018. Oggi è coadiutore dell’oratorio San Michele Arcangelo di Busto Arsizio e insegnante di religione presso un Liceo della provincia di Varese. “La chiamata è arrivata a 17 anni quando, come tutti, volevo essere felice senza riuscirci sino in fondo. Poi, con l’aiuto del mio don ho capito cosa mancava. L’ho capito durante una confessione: mano a mano che raccontavo al don la mia sofferenza sentivo un amore entrare dentro di me: era Dio”.

 

Con l’inizio della pandemia di Covid-19 e della successiva quarantena, nel mese di marzo 2020, “Don Rava” ha aperto un suo canale YouTube, Instagram e Tik Tok per restare vicino ai suoi studenti e ai ragazzi dell’oratorio: oggi conta più di 134 mila followers su Instagram. “Io semplicemente faccio dei video nei quali racconto. Ho parlato di videogiochi, ho parlato di amore, ho parlato di amicizia. Tutto ciò che rientra nella vita di una persona. Lo racconto però dal punto di vita della fede. Partendo dal presupposto che la vita è più figa con la fede”, ha spiegato il giovane sacerdote.

Don Alberto Ravagnani, il “prete youtuber”, ha recentemente pubblicato il suo primo libro dal titolo “La tua vita e la mia”. La storia è ambientata a Busto, dove don Alberto è coadiutore: “Ho provato a raccogliere l’esperienza di questi tre anni in questa città in una storia che potesse essere proposta ai ragazzi che io frequento tutti i giorni”.
Non c’è solo la storia di due ragazzi le cui vite s’incrociano in oratorio producendo frutti inaspettati, non c’è solo il racconto del lavoro di un prete impegnato a far crescere i suoi ragazzi, non c’è solo il ritratto di un frammento di vita di parrocchia: nel libro «La tua vita e la mia» di don Alberto Ravagnani c’è molto di più. C’è sullo sfondo una Chiesa capace di farsi compagna di strada dell’umanità, c’è una comunità che s’interroga su come offrire al mondo contemporaneo un frammento della vita di Dio, e poi c’è tutta la riflessione sui temi più importanti dell’esistenza come l’amore, l’amicizia, i rapporti familiari, le ferite, gli abusi, la malattia, la morte.

Nel romanzo di esordio di don Alberto, la storia di Federico e Riccardo ci accompagna dentro le pieghe di una quotidianità intessuta da esperienze diverse destinate a incrociarsi e a mostrare il volto di un Dio che si fa presente nella vita di ognuno in modi sempre imprevedibili.
Quello che vive il don Andrea del romanzo pare andare proprio nella direzione indicata dal Sinodo dei giovani, in un continuo sforzo di camminare accanto alle nuove generazioni. E dietro forse c’è l’immagine di «una Chiesa in cerca di rinnovamento, che, come una foresta, sta crescendo».

LA TUA VITA E LA MIA – Don Alberto Ravagnani

Federico ha quasi diciassette anni, vive in una bella casa a Busto Arsizio, i suoi genitori sono stimati professionisti, frequenta il Classico e trascorre il tempo libero tra l’oratorio San Filippo, le feste con gli amici e il cazzeggio sui social. Sempre a cavallo della sua inseparabile Graziella, ereditata dalla nonna. Riccardo i diciotto li ha già compiuti, vive in una zona popolare di Busto e la scuola l’ha lasciata. Non ha mai conosciuto il padre, la mamma è ricoverata in un centro tumori, ha una sorellina di sette anni che adora – ricambiato – e della quale deve prendersi cura. Per aiutare la famiglia con i soldi fa il rider ma, quando capisce che ancora non basta, entra in brutti giri. Niente calcio, niente PlayStation, non ha né il tempo né la testa. Non si fida di nessuno perché nessuno gli ha mai fatto dono di niente. Due così dovrebbero cordialmente detestarsi (soprattutto se si innamorano della stessa ragazza, che sceglie Riccardo), e infatti è proprio quello che succede. Solo che poi don Andrea, il giovane parroco di San Filippo che gira in centro su un monoruota elettrico e che non disdegna Instagram per parlare al cuore dei suoi ragazzi, ci mette lo zampino. E forse non solo lui. Tra mille diffidenze reciproche, Federico e Riccardo iniziano a scrutarsi, poi si avvicinano, infine diventano amici inseparabili. Ma lo saranno per sempre? Don Alberto Ravagnani, divenuto popolare sui social per i suoi video su YouTube che parlano di fede, ci consegna una storia sincera, divertente e dura allo stesso tempo, che ha scritto grazie alla sua esperienza di vita tra i ragazzi e alla capacità di raccontare il loro mondo.

 

Qui un’anteprima dei primi cinque capitoli del libro di Don Alberto:

https://www.google.it/books/edition/La_tua_vita_e_la_mia/p_0uEAAAQBAJ?hl=it&gbpv=1&printsec=frontcover

Ricordiamo che per questi eventi consigliamo la prenotazione che potete effettuare a questo link:

https://ticket.cinebot.it/fratellosole/

Vi aspettiamo numerosi, per respirare una boccata di gioventù!

MGF