MISSION: IMPOSSIBLE Dead Reckoning Parte 1
Regia di Christopher McQuarrie – USA, 2023 – 163′
con Rebecca Ferguson, Tom Cruise, Hayley Atwell
“W A R H A S C H A N G E D”
La guerra è cambiata, diventa impalpabile, sottocutanea, priva di bandiere, ma non meno crudele e assoluta. La guerra è cambiata, e la premiata ditta Christopher McQuarrie / Tom Cruise, per continuare (e concludere?) la parabola di Ethan Hunt e della sua squadra all’interno dell’IMF ha scelto di tracciare un percorso preciso, chiudendo il cerchio con un dittico che possa da un lato essere antologico e dall’altro spingere l’acceleratore verso la contemporaneità più assoluta.
E’ un primo atto che mette in chiaro i toni di questa nuova avventura attraverso un villain intangibile, e proprio per questo ancor più pericoloso: un’intelligenza artificiale.
Senza nemmeno nascondere troppo una vena critica nei confronti dell’attualità, Dead Reckoning Parte Uno ci mette di fronte ad una delle più grandi paure che l’uomo vive al giorno d’oggi: cosa accadrebbe se un programma informatico fosse in grado di agire come un senziente, e se possedesse gli strumenti e le informazioni necessarie a controllare il mondo?
Mission: Impossible – Dead Reckoning – Parte Uno continua la tradizione spettacolare della serie, ma è sia più comico, sia più drammatico dei capitoli precedenti.
Ethan infatti è afflitto dal ricordo di un lutto e il ritorno di Gabriel (che in realtà non si era mai visto prima nella serie) mieterà nuove vittime. Al tempo stesso però Ethan, che rimane pressoché invincibile, dimostra finalmente dei limiti vagamente umani e lo fa in modo sorprendente ed esilarante, soprattutto nella parte del film ambientata a Roma.
Qui ha luogo un inseguimento per le vie e i vicoli della città, che passa per i monumenti più celebri della capitale, dal Colosseo alla scalinata di Trinità dei Monti. Ma Ethan si trova impossibilitato a guidare al proprio meglio e Grace, che lo accompagna suo malgrado, non è un asso del volante. L’inseguimento ha così un tono comico, di un umorismo concreto, basato non sulle battute bensì sui piccoli e grandi incidenti causati dai due e sulle loro reazioni. Il tutto viene poi magnificato quando, avendo sfasciato un’auto, ne dovranno
prendere un’altra e si ritroveranno alla guida di una storica 500 gialla, un po’ come fossero Lupin III e Fujiko.
Ci sono poi set-piece ambientati in un aeroporto a Dubai, con le sue architetture moderne e ariose, mentre a Venezia ci si insegue per strettissime calle e si passa da party esclusivi a duelli in suggestive cornici storiche.
A spiccare è però la situazione dell’ultimo elaborato atto, ambientato su un treno che attraversa le Alpi austriache e corre verso un ponte caricato di esplosivo. Anche qui non manca la comicità, con Ethan posto di fronte a un piano davvero impraticabile persino per lui e costretto a improvvisare per raggiungere il treno. Qui, nel mentre, si consuma il consueto inganno con i personaggi mascherati tipico della serie, per poi arrivare al tropo del duello sui tetti dei vagoni mentre il treno sfreccia verso una galleria.
Tom Cruise, com’è noto, si cimenta negli stunt in prima persona e questo dà alle scene d’azione una maggior concretezza, aiutata anche da un comparto di effetti speciali che cerca soluzioni analogiche anziché abusare di CGI (Computer Generated Imagery). È notevole in questo senso anche l’impegno delle sue due nemesi, interpretate da Esai Morales e soprattutto da Pom Klementieff, che senza il pesante trucco di Mantis dei Guardiani della Galassia è quasi irriconoscibile e sfoggia una bellezza dai tratti molto particolari, oltre a una notevole ferocia nelle scene di corpo a corpo. Ciò nonostante, dal punto di vista dell’azione il capitolo precedente rimane insuperato ma quel film mancava dei tocchi leggeri che McQuarrie sembra aver finalmente trovato in questo Mission: Impossible – Dead Reckoning – Parte Uno.
Per concludere: Mission Impossible 7: Dead Reckoning Parte Uno ha azione e ritmo da vendere, e l’impianto narrativo riesce a tenere fede allo stile più recente della saga, pur scricchiolando di più rispetto al passato. Perché stavolta il nemico è invisibile, più astratto, e per questo non sempre le svolte di trama risultano perfettamente coerenti o credibili. Ma forse per la prima volta, la saga dà segnali di stanchezza. Perché gli stunt di Tom Cruise sono meno brillanti, meno presenti.
Perché il tempo passa, a quanto pare, anche per Ethan Hunt. E il problema è tutto lì. Che gli vuoi bene comunque, eh! A Ethan, al team dell’IMF, a ciò che Mission Impossible rappresenta.
Recensioni varie elaborate da MariaGrazia Ferrario
In Italia al Box Office Mission: Impossible Dead Reckoning – Parte 1 ha incassato nelle prime 6 settimane di programmazione 5,2 milioni di euro e 1,7 milioni di euro nel primo weekend.
Recensioni
7/10 Everyeye Cinema
7,5/10 IGN Italia
3,6/5 Coming Soon